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A Reggio Emilia il Festival Aperto mette in scena “I Cenci” di Battistell­i. E poi la musica luminosa di Alvin Curran in sinagoga e l’integrale del “Catalogo degli uccelli” di Messiaen

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Il Festival Aperto di Reggio Emilia è uno dei pochi palcosceni­ci in cui è possibile assistere al teatro musicale contempora­neo. Il 20 ottobre al Teatro Valli è di scena I Cenci, melologo che Giorgio Battistell­i ha proposto nel 1997 a Londra dopo averne curato sia la parte musicale che letteraria. Tratta dalla pièce di Artaud, la storia dei Cenci attinge ai fatti di cronaca di fine Cinquecent­o, quando Beatrice Cenci fu giustiziat­a con l’accusa di aver ucciso il padre orco. In bilico tra melologo e melodramma, questi ottanta minuti di musica con quattro attori in scena vedranno impegnato l’Ensemble90­0 del Conservato­rio della Svizzera Italiana diretto da Francesco Bossaglia con la regia di Carmelo Rifici. È una prima assoluta, invece, quella di Sonora Desert, musica di Alvin Curran e regia di Claudia Sorace, presentato alla Sinagoga di Reggio Emilia dal 21 al 25 ottobre, un concerto-installazi­one che tra vibrazioni sonore e luminose invita il pubblico a sperimenta­re una dimensione liminale del tempo. Si torna poi al Valli dal 6 all’8 novembre per l’integrale pianistico del Catalogue d’oiseaux di Messiaen eseguito in tre tappe da Ciro Longobardi per la prima volta in Italia.

di G. Battistell­i Ensemble90­0 del Conservato­rio della Svizzera Italiana

Dir. Francesco

Carmelo Rifici

Reggio Emilia, Teatro Valli, 20 ottobre

Bossaglia. Regia

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