Classic Voice

Una vita per Giacomo

- PAOLO LOCATELLI

Con Renata Scotto se n’è andata una cantante che ha esplorato quasi tutto Puccini. Tra le poche ad aver cantato il “Trittico” in una sera

Forse l’etichetta di “voce assoluta” non le calzava, ma Renata Scotto, scomparsa nella sua Savona il 16 agosto a 89 anni, è stata quanto di più simile a un’artista totale si possa immaginare, per il perfetto balancing di tutti quei talenti che concorrono a comporre una grande cantante d’opera. Curiosa e vorace, incarnò l’evoluzione del teatro operistico, che nella seconda metà del ‘900 si svincolava dalle “grandi” voci per adeguare anche il repertorio pesante a strumenti più lirici e imperfetti ma in grado di penetrarne la complessit­à drammatica. Già nel 1953 debuttò alla Scala accanto a Renata Tebaldi ne La Wally e pochi anni più tardi Serafin la scelse come Glauce per la registrazi­one della Medea di Cherubini accanto alla Callas, primo di tanti dischi in studio. In seguito avrebbe cantato di tutto, dal belcanto più smaliziato degli esordi a quello maturo di Norma, dal Verdi leggero di Gilda a Lady Macbeth, oltre a Violetta, la parte dell’esordio datato 1952 e di cui fu impersonif­icazione paradigmat­ica. Dominò le scene con le grandi primedonne di giovane scuola e verismo, con quelle dell’opera francese, fino a spingersi al repertorio tedesco con la Maresciall­a, Klytämnest­ra, Kundry ed Erwartung. Puccini fu il cardine della carriera, dalla Liù giovanile, incisa accanto ai totem Birgit Nilsson e Franco Corelli, a Butterfly, la parte della vita che la accompagnò dal 1953 al 1987. Cantò le donne della Bohème, peraltro immortalat­e in disco e video accanto all’amico James Levine, Fidelia dell’Edgar e persino Anna ne Le Villi. L’approdo a Manon Lescaut fu troppo tardo per afferrarne la dimensione adolescenz­iale, così come arrivò nella piena maturità anche Tosca, capace tuttavia di lasciare il segno per eloquenza e veemenza tragica. Scotto fu anche il primo soprano ad affrontare le tre opere del Trittico dal vivo, mentre si apprestava a registrarl­e con Lorin Maazel.

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