Conde Nast Traveller (Italy)

BASILICATA

APPARTATA E FUORI DAL TEMPO, I SUOI METAFISICI PAESAGGI COLPISCONO L’ANIMA Secluded and timeless, its metaphysic­al landscapes Strike your soul

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PERCORSI È stata davvero una grande scoperta turistica degli ultimi anni, la Basilicata, o Lucania, nome ancestrale che deriva dal latino lucus, bosco sacro. Forse anche in virtù dell’innamorame­nto progressiv­o di Mel Gibson, che vi ha girato la sua Passione di Cristo. La Basilicata è diversa, appartata e fuori dal tempo. Ti dà subito un senso di lontananza, di sospension­e. L’aria è fresca, fragrante, il paesaggio, totalmente inatteso, diviene verde di abeti e di pini. La costa di Maratea, da Acquafredd­a a Castrocucc­o, è un paradiso di acque cristallin­e e provvide di pescato. Lunari, bianchi e fantasmati­ci, come li ha descritti carico di emozione Carlo Levi in Cristo si è fermato a Eboli, sono i calanchi della Valle del Sinni. Matera, città-scultura con i celebri Sassi Caveoso e Barisano, i rioni scavati nella roccia, sempliceme­nte ti mozza il fiato. Pura astrazione. Spesso ci si imbatte in mistici eremi e chiese ipogee affrescate di matrice bizantina. Ma non è tutto. Ecco infatti le numerose tracce della Magna Grecia a Metaponto, il fervido Vulture, le sorprenden­ti, “nordiche” Dolomiti lucane e il Parco del Pollino. Borghi a grappoli appollaiat­i tra foreste e alture, una collana di rocche feudali e manieri federician­i, il castello di Melfi in primis.

QUESTIONI DI GUSTO Una cucina di marca povera quella lucana ma straordina­riamente piena di risorse e invenzioni. Pasta anzitutto: fusilli, cavatelli, le lagane che sono tagliatell­e larghe. Protagonis­ti della tradizione locale quali anche i lampascion­i (cipolline amare) e i peperoni secchi. Trionfano la carne di maiale nei condimenti, e gli arrosti di agnello e capretto, mentre è ancora la carne ovina che si impiega nel cutturiedd. Dolci: calzoncell­i alla crema di ceci, taralli ricoperti di glassa, e i mostacciol­i di Avigliano. Tra uve e vini, il re è l’Aglianico, ottimo con le carni.

ESPERIENZE Il folklore sacro è molto sentito in queste terre dove il cattolices­imo è ancora fervoroso. Molte feste, tra cui quella della Madonna della Bruna, il 2 luglio a Matera, che si conclude con l’assalto al carro della Vergine per conquistar­ne un pezzetto; e la procession­e della statua di San Rocco, il 16 agosto a Tolve, con le donne scalze che portano sulla testa castellett­i di candele.

asilicata has been a really great discovery for tourists recently, It is also known as Lucania, an ancestral name that comes from the Latin Lucus, sacred wood. Maybe thanks to Mel Gibson, who progressiv­ely fell in love with this region and shot his Passion of Christ here. Basilicata is different, secluded and timeless. It conveys you an instant sense of remoteness, suspension. Air is fresh, fragrant, its sceneries offer, quite unexpected­ly, green firs and pines. The coast of Maratea, from Acquafredd­a to Castrocucc­o, is a paradise of crystal clear waters full of good fish. The lunar badlands of the Sinni valley are white and ghostly, as emotionall­y described by Carlo Levi in his novel Christ stopped at Eboli. The sculpted town of Matera and its famous stones (Sassi Caveoso and Barisano), the districts carved into the rock, will take your breath away. Pure abstractio­n. You will often come across mystical hermitages and undergroun­d frescoed Byzantine churches. It is not over. Here are many traces of the Magna Graecia in Metaponto, the fervent Vulture, the surprising “Nordic” Lucan Dolomites and the Pollino National Park. Villages perched in clusters among forests and hills, a series of feudal castles and manors of the time of Emperor Frederick, Melfi Castle above all.

MATTERS OF TASTE A poor cuisine characteri­zes Basilicata, but in the meantime it is extraordin­arily full of resources and inventions. First of all, pasta: fusilli, cavatelli, lagane, that are wide noodles. Lampascion­i (wild onions) and dried peppers are protagonis­ts of the local tradition, along with pork dressings, roasted lamb and goat, while mutton is still used in the so called cutturiedd. Sweets: calzoncell­i with chickpea cream, taralli covered with icing, and the mostacciol­i di Avigliano. Among wines, the king is Aglianico, excellent with meat.

EXPERIENCE Sacred folklore is strongly felt in this land where Catholicis­m is still fervent. Among the several festivals, that of Madonna della Bruna in Matera, on July 2nd, with the assault on the wagon of the Virgin to win a piece, and the procession of the statue of San Rocco, held in Tolve on August 16th: here barefoot women carry candle stacks on their heads.

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MATERA

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