L’Italia in 100 immagini
Italy told by 100 shots
AAll’inizio, quando ancora si ragionava sull’impostazione da dare a questo numero speciale dedicato interamente al nostro Paese, mi tornò alla mente una strenna di tanti anni fa. S’intitolava, se la memoria non mi tradisce, L’Italia in 100 immagini. Con bianchi e neri profondi, incisi, quasi drammatici – non certo delle cartoline! – solleticava la curiosità di noi ragazzi e il desiderio di viaggiare per conoscere di persona la magia di quei luoghi; e d’altro canto muoveva a nostalgia i nostri padri e le nostre madri. All’epoca fu un successo, anche perché basato su una idea tanto brillante quanto semplice. E siccome le buone idee restano tali anche con il passare del tempo, ci siamo detti perché non provare a tradurre quel format in una sua versione contemporanea e alla Traveller, perché non costruire un ritratto “impressionistico” (non certo documentario) dell’Italia attraverso un florilegio di fotografie straordinarie e numerate. Il lavoro è stato complesso e affascinante, ha comportato frugare nei ricordi, scandagliare archivi, compulsare volumi e volumi, passare in rassegna l’opera di decine di fotografi famosi ma anche meno noti eppure bravissimi: fino a trovare l’immagine giusta, quella che sbalordisce – the wow picture, dicono gli americani –, che riassume, a un solo sguardo, il senso visibile e quello più segreto di un luogo, di un monumento, di una situazione, addirittura di un intero territorio. Pochi flash di grande suggestione, unici, assemblati creativamente in una specie di diorama bidimensionale per evocare 20 regioni, ognuna delle quali è un mondo a sé, come si racconta nelle rispettive introduzioni. Il risultato a noi pare convincente: un piccolo ricercato poema illustrato come le irresistibili pagine dei viaggi pittoreschi di una volta. Un semplice ma importante biglietto da visita per l’Italia oggi al centro dell’attenzione planetaria grazie al successo di Expo 2015 a Milano.
At first , when we were still deciding on how to set up this special issue in Italian and English, entirely dedicated to our country, the memory of a gift received several years ago came into my mind. Its title was, if memory serves me correctly, “Italy in 100 images”. With whites and deep blacks, engraved, almost dramatic – so far from the current postcards! – it tickled the curiosity of boys and girls to travel, meet in person the magic of those places. It was a success at that time, based on a brilliant and, meanwhile, easy idea. And since good ideas still remain even if time goes by, we said: why don’t we try to translate the format in its contemporary version and in a “Traveller manner”? Why don’t we create an “impressionistic” portrait (certainly not a documentary) of Italy through exceptional and numbered photographs? This work has been fascinating, complex, it has involved rummaging through memories, examining archives and volumes, reviewing the work of dozens of famous photographers but also of some less known but equally good: to find the right image, the striking and astonishing one, that makes you exclaim: “Wow!” as Americans say. A picture able to sum up, at a glance, the visible and the most secret essence of a place, a monument, a situation, even a whole land. Few shots of great beauty, unique, creatively assembled in a kind of two-dimensional diorama to evoke our 20 regions, each of which is a world apart, as stated in their introductions. The result is convincing us: a small, sophisticated poem, as irresistible as the picturesque travel pages dating back to years ago. A simple but important calling card for Italy, which is today in the spotlight thanks to the global success of Expo 2015 in Milan.
“Il Colosseo è bellissimo, ma tutta l’Italia è uno scrigno di paesaggi, monumenti, borghi, città e genti senza pari al mondo”. “The Colosseum is wonderful, but all Italy is a casket of landscapes, monuments, villages, towns, people with no equals in the whole world”.