Il giro del
Guarda a Oriente questo numero di Viaggia verso quel punto cardinale con più frequenza rispetto al suo opposto: d’altronde una giustificazione c’è, uno studio psicologico ha “accertato” che tendiamo a identificare l’Est con la memoria e la storia, mentre all’Occidente affidiamo il sentimento della speranza, del futuro. E, si sa, è la storia la prima molla del viaggiatore, conoscerla, farla. Dunque l’Oriente. Innanzi tutto Baku, capitale dell’Azerbaijan: è considerata una delle più antiche dell’Oriente, e oggi, dopo gli anni tristi di dominazione sovietica, sta vivendo, all’ombra di tre poderosi grattacieli a forma di fiamme, un elettrizzante rinascimento fatto di architettura, arte, musica, voglia di vivere. Ci si sposta di qualche migliaio di chilometri a levante e in Nepal, sotto l’Everest incontriamo Apa Sherpa, l’uomo che ha scalato la vetta più alta del mondo 21 volte e che ci confida perché salire lassù. Restiamo in Asia, in Sri Lanka cara a Guido Gozzano: lì prendiamo il treno che fu di Lord Mountbatten, epico eroe della Seconda guerra mondiale, e, godendo dei suoi sbuffi di vapore, attraversiamo i più bei luoghi di quell’isola verdeggiante e misteriosa. L’ultimo nostro Oriente è il Giappone dove, a Minamisoma, ci attende il Festival dei Samurai, una spettacolare rievocazione delle pratiche e dell’addestramento di quella nobile, esclusiva schiatta di guerrieri del Sol Levante. Dopo l’Asia l’Oceania, dopo la storia il sogno. Accade ad Aitutaki, paradisiaca isola dell’arcipelago delle Cook, così bella