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I 500ANNI DI SAN BIAGIO

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Cominciò tutto con un miracolo, a Montepulci­ano (Si), il 23 aprile 1518. C’era, in luogo isolato, un’antichissi­ma pieve medievale dedicata a Maria e, dal 1000, a San Biagio, il santo guaritore. E lì c’era un dipinto della Madonna col Bambino e San Francesco, e, passandoci davanti, due fantesche, Antilia e Camilla, e un contadino,Toto, scorsero laVergine muovere gli occhi come fosse viva. Al compiersi del prodigio si iniziarono subito i lavori per un edificio devozional­e da elevarsi al posto della pieve. Il progetto fu affidato ad Antonio da Sangallo il Vecchio, uno dei grandi architetti del Rinascimen­to, che all’esterno come all’interno rivestì ilTempio di lastre di travertino dalla cangiante colorazion­e ambrata. I lavori si conclusero nel 1545: era nato il Tempio di San Biagio, un complesso – cui si aggiunse nel 1551, una bellissima canonica loggiata – ritenuto esemplare per l’armonia degli ordini, dei partiti achitetton­ici e delle proporzion­i classiche. Quest’anno, per il 500° della posa della prima pietra, s’è compiuta un’importante ristruttur­azione con un allestimen­to che riposizion­a gli splendidi dipinti manieristi del ’600, rimossi a metà dell’800. A completare il quadro delle celebrazio­ni una mostra dedicata alla chiesa (fino al 4 novembre) e vari concerti.

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