VIA DALLA PAZZA FOLLA
“Non metterti in viaggio se non sei pronto a perderti” Hermann Buhl (1924-1957), alpinista ed esploratore
ANatale e Capodanno è il momento dei buoni propositi. Si ha voglia di nuovi orizzonti, di vedere genti e luoghi differenti, di arricchirsi di nuove esperienze, di scoprire non solo nuovi scenari, ma pure nuove idee, nuove energie. Ci si promette solennemente che sì, lo faremo assolutamente. E d’altronde “restare è esistere, ma viaggiare è vivere”, come sosteneva il poeta e chansonnier francese Gustave Nadaud. A volte, anzi spesso purtroppo, per mille motivi, le promesse evaporano senza lasciare tracce se non un vago sentimento di rimpianto. Ma per CNTraveller non è così. L’impegno di “far viaggiare” il nostro lettore, di accompagnarlo in mete magiche e nascoste, di fargli vivere, attraverso la forza suggestiva delle immagini, spettacoli naturali, popoli ed eventi del tutto insoliti, questo è, da sempre, e tale resterà, il nostro mantra. In questo numero, per esempio, saremo a Ibi, piccolo centro nell’intorno di Alicante, vale a dire nella Spagna più meridionale, per partecipare a una vera e propria guerriglia urbana in cui si combatte sì per il potere cittadino, ma con farina, uova e acqua e petardi: la Fiesta dels Enfarinats, un giorno di straordinaria follia fotografato alla grande da Antonio Gibotta. Attraversato lo Stretto di Gibilterra, è subito Marocco per vivere, nelle immagini di Mauro Parmesani, l’esperienza-avventura unica nel suo genere di una lunga escursione in 4x4 (1.500 km) che dalle spiagge ardenti di Essaouira e Sidi Ifni raggiunge le sabbie roventi e le superdune del deserto di Erg Chegaga. Alessandra Meniconzi racconta una Dancalia (Etiopia) strepitosa per scorci e per colori rendendo palpabile il suo essere ai confini dell’inferno, mentre Adrian Gaut documenta gli antichi villaggi della provincia cinese del Guizhou famosi per le risaie terrazzate. Per chi vuol sognare c’è l’isola di Mauritius, un paradiso naturale che ogni volta che vi si torna, e succede spesso, riserva sorprese amene e curiosità accattivanti. L’Italia si fa valere con una perla nascosta a Mazara del Vallo dietro il modesto portone della chiesa di San Francesco: l’aula sacra è una incontenibile, travolgente fioritura di marmi e stucchi barocchi modellati con rara sapienza e immortalati con altrettanta sagacia da Vittorio Sciosia. E ancora c’è il Tango, sensuale malinconia argentina che ebbe in Jorge Luis Borges un ispiratissimo esegeta e, oggi, in Pari Ducovich un inarrivabile reporter. Infine, oltre all’ormai consueto florilegio di mete nei cinque continenti selezionate per un inizio dell’anno fuoriserie, ecco il fascino della storia: il ritratto degli Indiani d’America scattato all’inizio del ’900 da Edward Sheriff Curtis, ma come se si fosse mezzo secolo prima, per rendere omaggio allo spirito originario della Nazione Pellirossa. Viaggi, dunque, ancora una volta straordinari, nello spazio e nel tempo, che ci fanno comprendere “quale piccolo posto occupi l’uomo rispetto al mondo”(il copyright è di Gustave Flaubert). E in più, in regalo – dopotutto Natale è alle porte – lo speciale Traveller Le Capitali della Neve dedicato ad alcune tra le maggiori stazioni invernali italiane e non solo.