La Cina più autentica
In Cina, la provincia di Guizhou è nella zona sud-ovest, sull’altopiano dello Yunnan-Guizhou, per una superficie di circa 176.000 km2 e 28 milioni di abitanti tra etnia Han (il 92% dell’intera popolazione cinese) e minoranze come Miao, Buyi, Dong, Yi. Il capoluogo è Guiyang a 1.275 m slm: nel 2010 contava 4.324.561 abitanti. Sempre verdeggiante, è un territorio di colline, piccole piane e bacini tra monti a diverse quote. Circondato da montagne e con un solo accesso, era pressoché inviolabile e, quindi, di importanza strategica.
COME ARRIVARE
Con i principali vettori si raggiungono l’aeroporto di Hong Kong, di Chengdu o Pechino e da lì si prende un volo interno per Guiyang, capitale e ingresso ufficiale della provincia di Guizhou . La si raggiunge anche da Shanghai col bullet train, o CRH, il treno ad alta velocità sulla via ferrata più lunga al mondo. travelchinaguide.com
QUANDO ANDARE
Meglio in primavera e autunno, il clima è simile a quello continentale europeo, ma più umido e piovoso. Si va dai 30 °C estivi ai 6 °C di gennaio. D’inverno è più asciutto.
LE NOTTI
A Guiyang, al Kempinski Hotel (kempinski.com). A Zhaoxing, al Creekside Inn (nei pressi della Torre del Tamburo, tel. +86 855 6130097) e cena al ristorante Diyailou con menu tradizionale del Qian.
BUONO A SAPERSI
Con l’arrivo del turismo, nella capitale si parla inglese diffusamente, per certo nei ristoranti e negli hotel. Ci vogliono almeno 3 o 4 giorni per visitare gli antichi villaggi del Guizhou: inseriti tra colline e monti, nei collegamenti puoi trovare sia autostrade nuove e veloci, sia polverose vie sterrate; e in certi centri abitati il traffico è piuttosto vario e “fantasioso”. L’ideale è affidarsi a un operatore in loco che organizzi autisti, guide e tutte le prenotazioni del caso, tra le più valide è Abercrombie &
Kent, parlante inglese.
DA NON PERDERE
Ecco qualche villaggio raggiungibile in giornata facendo base a Guiyang.
Suoga, patria della minoranza etnica dei Miao; qui si producono elaborate parrucche con i capelli degli antenati. Altre due ore d’auto, e c’è Anshun, con le più famose cascate della Cina, le
Huang Goshu che meritano la visita. Qui vivono i discendenti dei militari imperiali Ming (XIV sec.-XVII sec.). Altri villaggi d’interesse della regione richiedono almeno un pernottamento. In quattro ore d’auto si è a Zhaoxing, uno dei più grandi dell’etnia Dong, ancora autentico con le caratteristiche case in legno lungo il fiume e la tipica Torre del Tamburo, per l’avvistamento nemico. A tre ore da qui, c’è il villaggio di Zhanli degli inizi della dinastia Qing (XVII secolo) e si prosegue per Dali, sempre dei Dong, famoso per i suoi tessuti artigianali. Partendo presto, si riesce a raggiungere anche Baisha, una città immersa nella foresta con abitazioni sulle palafitte e la possibilità di ammirare ogni giorno danze e performance marziali. Si va a Rongjiang per il mercato di frutta e verdura tenuto sia dai Miao che dai Dong. Infine, a
Datang, dove le donne Miao ricamano fiori, uccellini e pesci su tessuti colorati d’indaco.