Conde Nast Traveller (Italy)

Mauritius L’ISOLA DEI SOGNI

SPEZIE E SPIAGGE BIANCHE, PIANTAGION­I DI TÈ E CANNA DA ZUCCHERO, SFUMATURE AMBRATE DI RUM E BLU COBALTO DI MARE. IL PARADISO HA PRESO DIMORA NELL’OCEANO INDIANO

- TESTO DI Monica Tappa

“IN QUELLA TERRA ODOROSA CHE IL SOLE ACCAREZZA, (...) HO INCONTRATO UNA DAMA CREOLA DAGLI INCANTI SCONOSCIUT­I„ Charles Baudelaire (1821-1867), poeta, da Une dame crŽole composta sull’isola di Mauritius

“MAURITIUS È UNA PERLA CHE DISTILLA GRANDE DOLCEZZA SUL MONDO„ Joseph Conrad (1857-1924), scrittore

CCOCKTAIL DI

cultura, storia e tradizioni, l’isola di Mauritius offre al visitatore un concentrat­o di esperienze da vivere con gli occhi e assaporare con tutti i sensi. Un paradiso che ti entra nel cuore.

Ci sono passati Conrad, Baudelaire, Twain e a loro si aggiunge una lunga lista di artisti e botanici, avventurie­ri e commercian­ti, oltre a ribelli in fuga dalla società oppure, au contraire, schiavisti e colonialis­ti che hanno seguito la rotta della Compagnia delle Indie per arrivarci. E bastano undici ore di volo (oggi) per raggiunger­e quest’isola che riassume e racconta secoli di dominazion­e e bellezza assoluta: l’isola di Mauritius (che è una, sì, nonostante sia ancora facile sentir parlare “delle” Mauritius come se si trattasse di un arcipelago, ed è pure di dimensioni contenute, con i suoi 58 km di lunghezza e 47 km di larghezza. Per capire quanto piccola sia il paragone è sempliciss­imo: la Sardegna è 12 volte più grande). Intensa, meraviglio­sa, sorprenden­te Mauritius accoglie il visitatore abbacinand­olo di storia e cultura, inebriando­lo di profumi e sapori e colori. Perché c’è davvero un po’ tutto il mondo, racchiuso in questi 2.030 chilometri quadrati di spiagge bianche (inarrivabi­li quelle di Belle Mare e Poste de Flacq), mare cobalto, distese di piantagion­i di canna da zucchero e tè, posti al 20° parallelo sud a 800 km dal Madagascar. In percentual­e, a fare i pignoli, la popolazion­e è costituita da indiani (il 70%) circa, cinesi (5%), ed europei (in particolar­e francesi e creoli): un mix di abitudini, riti, di cultura e tradizione le cui radici affondano nella storia, che si è trasformat­o in un Paese che non ha eguali: esclusivo. Così come esclusiva e unica è l’accoglienz­a che si può trovare negli otto hotel-monumento di Beachcombe­r, la catena pioniera dell’hôtellerie ecochic presente a Mauritius fin dal 1952 e che, per visione e spirito, è ormai un tutt’uno con l’isola, la sua gente, il suo paesaggio. Ognuna delle strutture con un suo tratto distintivo, più romantico o frizzante, adatto a spiriti liberi, a coppie e ad amanti dello sport, eco-friendly, con spa tra gli alberi o proposte mirate a viaggi di famiglia. Di tutto, di più. Insomma, l’avete capito, Mauritius è un posto dove si sta bene. Davvero bene perché ti fa venire voglia di tornarci.

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