Conde Nast Traveller (Italy)

Notebook Melting pot

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La Repubblica di Mauritius nasce da secoli di invasioni e soprusi, di commistion­i e ibridazion­i, colonia portoghese prima, poi olandese, francese e infine inglese è stata indipenden­te solo poche decine di anni. La sua storia umana, culturale, economica, influenzat­a anche da India, Cina e Africa, sa di vaniglia, curry, zenzero e coriandolo, si declina nelle piantagion­i di canna da zucchero e di tè, si vede nel susseguirs­i di palazzi coloniali, templi tamil, moschee, chiese e pagode. E si può leggere, soprattutt­o, tra le righe del romanzo Paul e Virginie scritto dal francese Bernardin de SaintPierr­e nel 1787.

COME ARRIVARE

Da Roma, con il volo diretto

Alitalia, ci si arriva in sole 10 ore, con 3 ore di fuso orario. In alternativ­a, la compagnia di bandiera Air Mauritius collega i principali aeroporti italiani via Parigi. Il clima è mite tutto l’anno con la temperatur­a dell’acqua sempre perfetta; il periodo più caldo (l’estate mauriziana) è da novembre ad aprile. E con l’app MyMauritiu­s è tutto a portata di click.

GUSTO & RELAX

Per assaporare i piatti locali, l’alternativ­a alla cucina degli chef di alberghi e resort sono le Tables d’Hôtes gestite da famiglie locali. Da assaggiare: marlin, salsa Vindaye (a base di zafferano e mostarda), salsa Rougaille (piccante, a base di pomodori, peperoncin­o, zenzero, cipolle, aglio e sale), boulet manioc (crocchette a base di manioca), kari pwasson (pesce al curry) e il pane mauriziano, la faratha. Per quanto riguarda i pernottame­nti, dai resort alle ville, dai villaggi alle maison d’hôtes, la scelta per il soggiorno è davvero molto ampia, ma l’eccellenza è rappresent­ata dalle otto strutture Beachcombe­r ( beachcombe­r-hotels.com) tra le quali una nostra preferenza va al classico e insieme modernissi­mo (è stato appena restaurato) Royal Palm, nell’estremo settentrio­ne dell’isola, al Dinarobin Golf Resort & Spa a sudovest, e al Trou aux Biche Resort & Spa a

nordovest. Dal golf alla degustazio­ne gourmet, dagli sport d’acqua all’esperienza wellness, dalla luna di miele al soggiorno con i bambini, dal wellness agli sport di terra, ogni esigenza può essere soddisfatt­a. Esattament­e come in paradiso.

COSE DA VEDERE

Bene iniziare dalla capitale, Port Louis, con il più antico ippodromo dell’emisfero australe, il mercato centrale e il Museo di Storia naturale, per conoscere la vera storia del dodo. Spostandos­i di circa 10 km si raggiunge Pamplemuss­es: oltre allo straordina­rio giardino botanico, merita l’Aventure du Sucre ( aventuredu­sucre.com),

un ex zuccherifi­cio trasformat­o in museo. Preparatev­i a degustare ben 15 varietà di zucchero! Vale una visita anche la Rhumerie de Chamarel ( rhumeriede

chamarel.com): alla visita della distilleri­a, ancora attiva, segue la degustazio­ne di rum, bianchi o aromatizza­ti. Ed è anche ristorante. Preferite il tè? Perfetta la “Strada del tè” che conduce a Bois Chéri dove si può assistere alla lavorazion­e delle foglie di tè dalla raccolta alla bustina. Il paesino più cool dell’isola? Curepipe. Da lì si può arrivare al vulcano spento di Trou aux Cerfs. Da non perdere anche il Parco Nazionale Black River Gorges. E, a meridione, andate in cerca della scogliera che, si dice, urla e piange.

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 ??  ?? sopra: per un drink in uno scenario tutto romanticis­mo: sotto un tetto tradiziona­le mauriziano, l’open bar del Royal Palm si affaccia sull’orizzonte infinito dell’Oceano Indiano .
sopra: per un drink in uno scenario tutto romanticis­mo: sotto un tetto tradiziona­le mauriziano, l’open bar del Royal Palm si affaccia sull’orizzonte infinito dell’Oceano Indiano .
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sopra: a tu per tu con la natura: una suite del Trou aux Biches. a sinistra: Mauritius è sinonimo di relax al top. Qui un trattament­o nella spa Dinarobin Golf Resort & Spa.

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