Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La Puglia delle alture negli occhi dei giapponesi
Le fotografie di Pietro Amendolara in un reportage del magazine «Madame Figaro» Gli scatti disegnano i colori di Gravina e di quella parte della regione lontana dal mare
I colori variopinti e contrastanti delle campagne, l’atmosfera rude e affascinante delle gravine, i profumi e le tradizioni che si liberano tra la mura dei centri storici dell’entroterra. Un’altra Puglia, diversa da quella delle lunghe spiagge e del mare cristallino, conquista lo sguardo del viaggiatore asiatico. Un mare di
verde è il titolo dell’articolo apparso pochi giorni fa sulla stampa giapponese (Madame Figaro. Jp ) che descrive un viaggio emozionale tra i paesaggi di Gravina in Puglia. La testata è abbastanza nota t ra i let tor i giappones i , tanto che sul web conta circa 2milioni di accessi al mese. Il reportage è accompagnato dal le immagini del fotografo pugliese Pietro Amendolara, originario di Bitonto, ma da sempre cittadino di Gravina in Puglia, dove svolge l’attività di guida turistica ed è presidente dell’associazione culturale Papa Benedetto XIII.
I suoi scatti sono arrivati dall’altra parte del mondo per promuovere questo lembo di Puglia «tanto amato, ma al tempo stesso dimenticato». Due anni fa Amendolara è stato premiato alla quinta edizione «Passeggiando tra i paesaggi geologici della Puglia» della Regione Puglia, per la sezione «Paesaggi geologici o geositi». «Girare per le vie per scoprire angoli di tempi lontani, attraversare campi per cogliere i colori della natura, fermare la luce del crepuscolo, attendere l’arrivo della luna che avvolge le case nell’ombra e nel mistero: qui si nasconde il senso magico del mio lavoro», spiega il fotoreporter pugliese.
In questo incantesimo Amendolara, 53enne, ha saputo fissare con genuinità e ingenuità il suo amore per questa terra, esaltandone la storia, la natura, i suoi favolosi paesaggi, le passioni e i sentimenti di gente comune e semplice. L’immagine scelta come copertina del reportage ritrae un vasto prato verde con alle spalle un «tempio» di alberi di olivo. La giornalista giapponese, Yoko Uchida, dedica un ampio passaggio all’ulivo - «tra le sue venature riconosco il simbolo del sud Italia», scrive – e al tragico fenomeno della Xylella, il batterio che ha colpito le coltivazioni di olivo.
Nella chiesa del Purgatorio della cittadina pugliese - dove si possono ammirare una tela di fine Cinquecento attribuita al cavalier D’Arpino, primo maestro del Caravaggio e due tele del pittore barocco Francesco Guarini - sono esposte alcune fotografie di Pietro Amendolara come guida per immagini dei luoghi principali da visitare a Gravina in Puglia: dai caratteristici ipogei alle chiesette rupestri, come quella sorretta da quattordici pilatri naturali nella grotta di San Michele.
Gli scatti di Amendolara sono diventati anche opere su tela e arazzi, presentati recentemente in due mostre ad Altamura e nella stessa cittadina di Gravina in Puglia. «Perché non c’è quadro più bello – conclude - della nostra terra».