Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Berlusconi alle tute blu di Whirlpool «Proporrò la vendita ai cinesi»
Bagno di folla a Caserta e Salerno. Caldoro: liberiamoci del sistema di potere di De Luca
di centrodestra del capoluogo guidata da Pio Del Gaudio. Il leader di Arcore incontra una delegazione dei lavoratori della Whirlpool di Carinaro, alla quale chiede documentazione, cifre, piano industriale e promette che si impegnerà in prima persona, sondando persino gli imprenditori cinesi che hanno mire sul suo Milan, per difendere la sopravvivenza dello stabilimento: «Insieme con il Milan proporrò ai cinesi di acquistare anche la Whirlpool. Gli americani hanno speso appena 757 milioni per comprare lo stabilimento? Troppo poco. Ho avuto nelle mie aziende fino a 56 mila dipendenti, non ho mai licenziato nessuno. Non farò chiacchiere ma eserciterò una vera pressione sul Governo perché questa vertenza vada a buon fine».
Poi, riceve due insegnanti che a Caserta hanno dato vita al movimento di opposizione contro la riforma della “Buona Scuola” di Matteo Renzi, e anche a loro promette, con tanto di firma in calce ad un documento, sostegno parlamentare. Mentre Caldoro arringa l’uditorio fremente e chiassoso nella sala consiliare: «Non fatevi prendere in giro da chi da fuori viene qui per farvi promesse che non manterrà. Confermate Terra di Lavoro come la provincia più azzurra d’Italia». L’ex Cavaliere prepara la sua offensiva contro il candidato presidente del Pd Vincenzo De Luca: «Ho visto i conti di Salerno, il suo modello di gestione finanziaria è disastroso e il pensiero che si potrebbe applicare alla Regione mi ha fatto venire i brividi — attacca —. Dobbiamo sapere che dall’altra parte non c’è la previsione di un buon governo e non possiamo correre il rischio che la Campania ricada nelle mani della sinistra». L’ex premier spara le sue cartucce prima di giungere a Salerno, la città simbolo dell’avversario di Stefano Caldoro, dove un’altra folla festante lo attende in compagnia di Mara Carfagna, la deputata che Berlusconi ha ripetutamente citato nelle interviste tv al circuito Julie ea Roberto D’Antonio su Canale 34 come una delle colonne del futuro partito. Annuncia che «è una nuova crociata» quella che sta per compiere: «L’affetto dei campani mi ha fatto capire che il popolo dei moderati sa il martirio che mi è stato ingiustamente inflitto negli ultimi due anni. Era tanto tempo — ha proseguito — che non stavo tra la gente, sto cercando di ricostruire tutto ma devo dire che c’è una voglia di ascoltarmi, di toccarmi, che mi fa dire che ho trovato più affetto di quanto ne avessi lasciato».
L’ultimo avviso lo invia al presidente del Consiglio Renzi: «Se riesce il miracolo del 2000, quando D’Alema fu costretto alle dimissioni da palazzo Chigi dopo la sconfitta alle elezioni regionali, anche Renzi dovrà abbandonare la sua poltrona». E Caldoro, che non ha lasciato neanche per un attimo Berlusconi in questa due giorni di tour de force, twitta: «A Salerno con entusiasmo ed idee. Liberiamo questa città prigioniera di un sistema di potere da troppi anni».