Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Donano il campo, il Comune li fa fuggire

Scampia, la rabbia di don Aniello Manganiell­o: la ditta aveva offerto un prato in erba sintetica ai ragazzi, ma dopo mesi ci hanno chiamato. Troppe le restrizion­i poste dall’Avvocatura

- Elena Scarici

NAPOLI Il campionato è finito, ma il problema non è stato risolto. Il campo di calcio comunale di via Hugo Pratt a Scampia attende ancora i muri divisori e l’adeguament­o dei bagni che il Comune di Napoli avrebbe dovuto realizzare per consentire ai ragazzi di giocare davanti ad un pubblico. A sollevare ancora una volta la questione è don Aniello Manganiell­o, sacerdote con una lunga militanza sul territorio, punto di riferiment­o per famiglie e giovani del quartiere, che ad inizio campionato aveva chiesto al Comune di adeguare il campo perchè, per motivi di sicurezza, una delle 12 squadre afferenti all’associazio­ne “Oratorio don Guanella” che Manganiell­o presiede, gioca in promozione e, secondo le regole della Figc, per far accedere il pubblico, è necessario che il campo sia dotato di muri divisori tra le tifoserie. «Il campionato è finito – lamenta don Aniello – e noi giochiamo ancora a porte chiuse. Con i proventi della vendita del mio libro “Gesù è più forte della camorra”, sono riuscito a pagare il fitto di questo campo per tutto il campionato. Ma mi chiedo: se per far giocare i nostri ragazzi dobbiamo pagare 26 euro all’ora più Iva al Comune di Napoli, perchè poi l’amministra­zione comunale e la municipali­tà non mantengono i propri impegni?». Don Aniello non nasconde la sua indignazio­ne, difficile accettare che i ragazzi di Scampia, per i quali il pallone è un’occasione di sfogo e di evasione, non possano esibirsi di fronte ai genitori, agli amici. Come è possibile? Burocrazia, lentezza? «Assolutame­nte si. Oramai siamo governati da burocrati». E, a dimostrazi­one di quanto afferma, Manganiell­o incalza. Perchè i problemi non sono finiti: in seguito alla morte di Ciro Esposito, la ditta Ecopneus aveva deciso di regalare al campo di via Pratt un manto di erba sintetica del valore di 400.000 euro. Il 22 dicembre scorso il Comune ha approvato la delibera per la donazione. Sembrava un bel regalo di Natale. Ed invece? «Nulla di fatto – prosegue il sacerdote – a gennal’Ecopneus io siamo stati convocati dal capo di Gabinetto del Comune, Auricchio che si è impegnato a far iniziare i lavori nel mese di maggio. Purtroppo ad aprile ci ha comunicato che non intendeva più realizzare il manto sintetico a Scampia perchè l’avvocatura del Comune ha imposto troppe restrizion­i, la ditta giustament­e si è stancata e si è tirata indietro. Grazie al nostro amato Comune e ai tecnici superpagat­i, stiamo rischiando di perdere una donazione. È una vergogna, la giunta comunale dice continuame­nte che è senza soldi, poi troviamo Ecopneus che dona quattrocen­tomila euro di lavori e li perdiamo per mancanza di competenze.

Noi comunque non ci siamo arresi, siamo rientrati in contatto con l’azienda e stiamo ricucendo il rapporto. Sono veramente stanco - conclude Manganiell­o - se il Comune non farà i lavori al campo, chiederò i danni morali perchè paghiamo il fitto per uno stadio non agibile. Sindaco ed assessori si riempiono la bocca della parola legalità. Ditemi allora se questo è legale».

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