Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Materassi e cuscini lanciati in strada Rivolta dei migranti
Protesta a Giugliano: centri sovraffollati
NAPOLI Mattinata di rivolta,ieri, per i circa trecento immigrati che vivono da alcuni mesi nell’hotel Di Francia a Giugliano. La struttura è una di quelle che ospitano i migranti, che provengono in gran parte dal Centro Africa, in attesa che le commissioni territoriali decidano in merito alla richiesta di permesso di soggiorno per motivi umanitari presentata da ciascuno di essi. Riceve per questo dalla Prefettura una diaria di circa trenta euro al giorno per ogni immigrato. Come altrove, però, gli ospiti lamentano pessime condizioni di vita: cibo di scarsa qualità, assenza di assistenza sanitaria e di corsi di lingua, mancata corresponsione della somma di due euro e mezzo al giorno alla quale hanno diritto. Ieri, dunque, i trecento dell’hotel Di Francia hanno gettato mobili, materassi ed altri oggetti lungo la Domitiana. Ci sono stati pesanti disagi sulla circolazione stradale, poi la protesta è rientrata.
Non accenna ancora a risolversi, intanto, il caso dei 18 migranti, anch’essi in attesa che la commissione territoriale decida sulla loro richiesta di soggiorno per motivi umanitari, che la Prefettura ha escluso dal programma di accoglienza. Vivevano a Villa Angela, una struttura a Terzigno, ed a metà luglio avevano denunciato al Corriere del Mezzogiorno ed a La Stampa - con foto, video e testimonianze orali - le pessime condizioni di vitto ed alloggio. Stanzoni sovraffollati, servizi igienici sporchi ed insufficienti, assistenza sanitaria praticata da personale non qualificato, mancanza di quelle attività, per esempio i corsi di italiano, che pure sarebbero previste. Il titolare della struttura aveva replicato sostenendo che a Villa Angela tutto e’ a norma e che le proteste erano assolutamente ingiustificate. Il 19 luglio, poi, ha denunciato presunte violenze ai danni di un operatore che, sostiene, sarebbero state commesse da alcuni dei suoi ospiti. La Prefettura li ha dunque estromessi dall’accoglienza. Da due settimane dormono nella chiesa valdese e chiedono che il provvedimento di esclusione sia revocato, perché del tutto ingiustificato. Sostengono infatti di non avere commesso violenza alcuna e di essere vittime di una ritorsione a seguito delle denunce che hanno fatto pervenire ai giornali a metà luglio. Al fianco dei migranti si è costituita una rete di solidarietà molto ampia. Ne fanno parte, tra gli altri, la chiesa valdese, l’associazione 3 febbraio, l’Arcigay. Si è pronunciato a favore di un ripensamento, da parte della Prefettura, anche il cardinale Sepe. Ieri la pastora valdese Thesie Muller ha indirizzato una lettera aperta al Prefetto ed un’altra missiva, allo stesso destinatario, è stata inviata proprio dai migranti. «Lunedì – fa sapere Gianluca Petruzzo, dell’associazione 3 febbraio - manifestazione alle 11 in Piazza Plebiscito. E’ la giornata in cui la Prefettura, dopo aver rimandato più volte, risponderà in merito alla nostra richiesta di revoca del provvedimento, da essa emanato, di espulsione dal programma di accoglienza. Ricordo a tutti che tale provvedimento è stato fatto sulla base del verbale della polizia di Terzigno, la quale non ha ascoltato i profughi ma solo il proprietario dell’hotel».
Niente diaria A decine nelle stanze e mai erogati i 2,50 euro al giorno a cui hanno diritto