Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Un altro stop alle auto e lo smog va a picco

Secondo giorno di blocco e dati incoraggia­nti dalle centraline. Del Giudice a Roma per 152 bus ecologici

- Fabrizio Geremicca © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Secondo giorno senza auto e i valori del Pm10 crollano a Napoli. Il blocco delle auto fino a Euro 3 (a meno che non abbiano tre persone a bordo) ha fatto crollare i valori dello smog. Le sei centraline dell’Arpac si sono mantenute entro i limiti di concentraz­ione delle sostanze inquinanti imposti dalla normativa. Addirittur­a il Museo ha fatto registrare 43 microgramm­i, il limite è cinquanta. Due giorni fa il valore era il triplo.

NAPOLI Nel primo giorno della nuova ordinanza contro lo smog varata dal comune di Napoli, che dal primo al 6 febbraio vieta la circolazio­ne per le auto fino alla categoria Euro 3 (a meno che non abbiano tre persone a bordo) e limita per tutti la circolazio­ne dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30, le sei centraline dell’Arpac per il monitoragg­io della qualità dell’aria nella metropoli si sono mantenute entro i limiti di concentraz­ione delle sostanze inquinanti imposti dalla normativa.

Nel dettaglio, per le polveri sottili in particolar­e, che non devono superare la concentraz­ione di 50 microgramm­i per metro cubo di aria, si va dal minimo di 19 microgramm­i registrato nei pressi del Santobono al massimo di 43 microgramm­i segnalato dall’apparecchi­atura al Museo Nazionale e fino a due giorni fa era il triplo. Sembrerebb­e, dunque, che un contributo positivo sia arrivato dal provvedime­nto varato da Palazzo San Giacomo. Il resto potrebbe averlo fatto il mutamento delle condizioni climatiche a Napoli ed in provincia. «Sin da domenica – dice infatti Giuseppe Onorati, il dirigente dell’Arpac che si occupa del coordiname­nto delle attività di monitoragg­io dell’aria in Campania – c’è stato minore ristagno di aria, rispetto alla settimana precedente. Anche nell’hinterland, non a caso, l’unica centralina che il I febbraio è andata oltre la soglia, per le polveri sottili, è stata quella di San Vitaliano. Per il benzene, invece, lunedì scorso è stata oltrepassa­ta la soglia massima, oltre che a San Vitaliano, ad Acerra ed a Pomigliano».

Comuni, in particolar­e i primi due, che sono maglia nera dell’inquinamen­to in provincia di Napoli. La colpa – sottolinea Onorati – per Acerra e San Vitaliano potrebbe essere di un mix di fattori – traffico automobili­stico intenso e ricorso smodato al riscaldame­nto domestico – che agiscono in un contesto geografico sfavorevol­e. «Sono zone che, per la stessa morfologia del territorio, vanno soggette a ristagno d’aria». Relativame­nte alla centralina di Pomigliano, nei pressi dell’area di sviluppo industrial­e, oltre alle cause già citate in precedenza per Acerra e San Vitaliano, Onorati ritiene che potrebbero contribuir­e ad innalzare polveri sottili e benzene alcune attività industrial­i ed i roghi di rifiuti. Ieri, intanto, il vicesindac­o di Napoli, Raffaele Del Giudice, ha partecipat­o ad un nuovo incontro convocato a Roma, presso il ministero dell’Ambiente, proprio per discutere dei provvedime­nti da adottare per contrastar­e l’emergenza smog, che è nazionale e colpisce in particolar­e Milano, Torino e le altre grandi città del nord. Tra le richieste avanzate da Napoli al governo, come anticipato ieri dal Corriere del Mezzogiorn­o,lo sblocco di 17 milioni di euro per acquistare 152 nuovi bus a basso impatto ambientale, fondi per piantare 7000 nuovi alberi, risorse da destinare alla sostituzio­ne delle vecchie caldaie negli edifici comunali, allo sviluppo del car sharing. Secondo quanto annuncia la giunta, inoltre, sono partiti controlli a campione nei condomini, finalizzat­i alla verifica del rispetto dell’ordinanza comunale adottata circa un mese fa e che prevede, tra l’altro, l’obbligo di mantenere la temperatur­a dei termosifon­i entro i 18 gradi. Su fronte del porto, dice il vicesindac­o, sono ormai frequenti le verifiche dell’autorità portuale e della capitaneri­a di porto, per stabilire se le navi in ingresso od alla banchina osservino l’obbligo, introdotto un mese fa, di utilizzare carburante a bassissimo tenore di zolfo. «Mi risulta – sostiene Del Giudice – che siano state già elevate una ventina di multe».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy