Corriere del Mezzogiorno (Campania)
ITALIA SVEZIA 2-2 CONFRONTO AL FEMMINILE
Da stasera al Ridotto del teatro Mercadante una serie di spettacoli e incontri Quattro le pièce scritte da una napoletana, una milanese e due scandinave Sul palco fra le attrici Cristina Donadio, Vanda Monaco e Valentina Curatoli
«Italia Svezia 2-2»: tutto è pronto stasera alle 21.30 al Ridotto del Mercadante per l’inizio del secondo tempo, per restare alla metafora calcistica. In scena «Sueño #4», testo e regia di Sara Sole Notarbartolo, interpretato da Cristina Donadio, Valentina Curatoli e Raffaele Balzano. Si tratta del primo degli spettacoli inseriti nel progetto drammaturgico ideato dall’attrice e studiosa Vanda Monaco Westerstahl che coinvolge tre città (Bologna, Napoli e Stoccolma), e che dopo il primo appuntamento dello scorso anno nel capoluogo emiliano, si sposta in quello campano con quattro messe in scena e un incontro (domani alle 19 nel foyer letterario Libri & caffè del Mercadante con lo storico Marco De Marinis) dedicati all’inedito incrocio teatrale fra Scandinavia ed Europa Mediterranea.
Un abbraccio che, complice una serie di fattori storici e contingenti, ha finito con l’acquistare un importante valore in sé. A partire dal tema, «Quattro sguardi al femminile sull’Europa delle diversità», che, grazie alla scrittura di due autrici svedesi e due autrici italiane di diversa generazione, mette a fuoco con lucidità le imprevedibilità relazionali, interne alla famiglia ma anche legate ai nuovi microcosmi sociali partoriti dalla massiccia migrazione di cui il vecchio continente è oggetto negli ultimi anni.
La napoletana Notarbartolo parte da «La vita è sogno» di Calderon de La Barca riletta da Pasolini per trasferire nel nostro Sud Italia la storia onirica di Ninetta che nel dubbio fra veglia e sonno rivede il suo Pepe partito per la guerra, il padre scomparso e il fratellino Paco. Domani tocca invece a «Fine famiglia» della milanese Magdalena Barile con la regia di Aldo Cassano, interpretato da Matteo Barbè, Natascia Curci, Nicola Stravalaci e Debora Zuin, dissoluzione di un nucleo familiare intorno a una rassicurante torta di Natale. Venerdì spazio alla svedese Katarina Carlshamre con «La morte è un punto», in cui si sollecita una riflessione estrema sul ruolo di una madre del terzo millennio, divisa fra l’amore e l’insopportabilità per la creatura a cui si è data la vita. Infine sabato «La tua Istanbul» della svedese Mia Törnqvist, regia di Vanda Monaco, che è anche interprete insieme a Raffaele Balzano, Giovanni Del Monte, Stefano Jotti e Serena Lauro, ovvero emigrazioni, spostamenti e conflitti che nascono nella quotidianità di una famiglia turca emigrata in Scandinavia.