Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Manuele Blasi riparte dall’ Ischia: spero che lo scudetto sia azzurro
«L’allenatore è una garanzia, ma Allegri ha una rosa più lunga»
NAPOLI Guarda al mare di Napoli come se fosse davanti la sua Civitavecchia. E da oggi Manuele Blasi, centrocampista 35enne, lo vivrà e lo attraverserà come un nocchiero perché qui è tornato per giocare con l’Ischia di Nello Di Costanzo, terzultima in Lega Pro. Aspetta il transfer per esordire già sabato in casa contro il Catania. Abiterà però a Napoli, la città che ha dato i natali ai suoi due bimbi Gabriel e Grace, e che conosce molto bene per aver giocato tre stagioni con gli azzurri di Reja, Mazzarri nel periodo in cui ha conosciuto la moglie napoletana Lanise. Il mare e le acque hanno accompagnato la sua carriera. Tra Lecce, Napoli, Palermo, Pescara e ultima Chennai, la metropoli indiana
che si affaccia sul golfo del Bengala, dove ha vinto la Super League indiana con il Chennaiyin di Marco Materazzi. Quando ha giocato a Torino con la Juventus per due stagioni (2004-2006) non ha visto, invece, il mare ma un fiume: il Po.
Napoli e Juventus: sarà questo il duello per lo scudetto?
«Probabile, possibile. Nel calcio bisogna saper far gol ma credo che la spunterà chi si difende meglio. E il Napoli sa difendersi e sa attaccare. Reina e Higuain sono garanzie. Sono contento che sia in testa e può vincere lo scudetto. Non deve, però, farsi male nessuno tra gli azzurri perché la Juve è una squadra più profonda».
Sarri la convince?
«Assolutamente. Chi supera lo scetticismo è sempre più forte degli altri».
E la Juve di Allegri?
«E’ un club, una squadra che ha più esperienza a certi livelli. Sono forti e il background conta perché dà la possibilità di gestire
i momenti difficili».
Un amico napoletano?
«Paolo Cannavaro».
Ha scelto Ischia, perché? «Per contribuire alla salvezza della squadra in Lega Pro. Conosco Di Vicino, ex Napoli, contro cui ho giocato ai tempi del campionato Primavera. Io ero con la Roma e lui con gli azzurri».
Obiettivi per il futuro?
«Finchè mi diverto continuerò a giocare mettendo a disposizione dei giovani la mia esperienza. Potrei restare in Italia come potrei tornare in India o andare altrove. Non escludo nulla ma finché mi divertirò sarò sempre con un pallone tra i piedi».