Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La lega dei titolari dei baretti «Così di notte a Chiaia garantiremo la legalità»
De Magistris annuncia: mille telecamere per la sicurezza
I titolari dei baretti di Chiaia rilanciano. Hanno elaborato un programma virtuoso e si presentano alla stampa com promesse e buone intenzioni.
È intitolata «Un’oasi di verde e di legalità» la conferenza stampa che si terrà questa mattina allo Chandelier organizzata dal «Comitato Civico Baretti Chiaia», cui prenderanno parte tutti gli operatori della zona. O almeno quelli che sono alla guida di attività autorizzate e che comunque vogliono aderire al codice di autoregolamentazione del Comitato.
«Il nostro obiettivo — ha detto Riccardo Izzo presidente dell’associazione — è garantire la legalità della movida napoletana. Abbiamo elaborato una serie di soluzioni, che proporremo, per arginare alcuni problemi che possono manifestarsi quando i giovani scelgono uno spazio metropolitano per vivere la serata».
Un obiettivo decisamente ambizioso, che deve fare i conti con le pressanti istanze dei residenti in zona che hanno presentato una serie di denunce alle forze dell’ordine relative al mancato rispetto di norme che da tempo regolano e disciplinano le attività dei pubblici esercizi e dei locali notturni e che sono in buona parte disattese.
Il dito è puntato contro lo sforamento dell’orario di chiusura dei locali, contro la musica diffusa ad alto volume fino a tarda notte, contro l’occupazione con tavolini e sedie di porzioni di strada per le quali non risulta essere stato rilasciato alcun permesso dal Comune di Napoli. Nell’elenco delle inadempienze anche la presenza, negli spazi esterni ai locali, di tende e gazebo in plastica che sono però espressamente vietati, dal momento che la zona di Chiaia fa parte dell’area A dell’Unesco, ed è dunque sottoposta ad una specifica tutela.
I residenti chiedono inoltre che la Ztl in zona, riferita sostanzialmente all’area di piazza dei Martiri e dei vicoletti : sia permanente e controllata dalle telecamere. Una misura utile per tenere lontane auto che — se non dirette ai garage — vengono lasciate in sosta in aree pedonali. Attualmente la telecamera attiva ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette è solo quella al varco di piazzetta Rodinò. In vico Belledonne e in via Cavallerizza gli occhi elettronici che elevano multe in automatico sono accesi solo dalle 19 alle 7 del mattino. Ma eserciti di centauri violano il divieto entrando nell’area pedonale da piazza dei Martiri, percorrendo in senso vietato via Alabardieri e lasciando i motorini in sosta ad un passo dai baretti. Mentre i residenti da tempo hanno rinunciato ad utilizzare auto e mezzi a due ruote per uscire durante i fine settimana: percorrere pochi metri in zona movida richiede anche un’ora.
E, a proposito di telecamere, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha annunciato ieri che «entro la fine del 2016 avremo mille telecamere in perfetto funzionamento nella nostra città. È stato fatto un ottimo uso dei fondi Pon-Sicurezza — ha aggiunto —e a seguito degli incontri del Comitato per l’ordine e la sicurezza abbiamo registrato una sinergia molto buona tra la Prefettura di Napoli e il Comune».