Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Il colore trendy dell’estate? Sarà l’ottanio»
Quattro chiacchiere con Francesca Frendo, protagonista di “Lucky Ladies” ma soprattutto architetto «Miscelo quindici tonalità di blu che unisco al lino, lo trovo elegante e raffinato per tende e divani»
Per me arredare vuol dire trovare la sintonia tra la casa e chi ci vive I social non sono il mio forte, preferisco guardare le persone negli occhi
Spesso capita che la televisione distrugga la reputazione di coloro che la fanno, anche per un breve periodo, ma in questo caso non è così. Francesca Frendo, architetto napoletano, decise un anno fa di partecipare da protagonista alla serie al femminile, ancora oggi molto discussa,Lucky La dies. Fu un’avventura, una bella sfida a cui prese parte, insieme con la famiglia, e di ci non si è mai pentita. Anzi.
«Ho deciso di essere vera - racconta - di non inventare niente, ho raccolto questa occasione per gioco, di certo non per fare l’attrice». Un’esperienza bellissima in cui «ho fatto conoscere i miei figli, il mio cane, mio marito, la mia vita di tutti i giorni. Se ci fosse l’opportunità di un’altra stagione la rifarei con lo stesso spirito di quella precedente». A conti fatti il docu-reality lanciato da FoxLife l’ha anche agevolata sul lavoro, a livello di popolarità. Non dimentichiamoci che già dalla terza puntata il programma era uno di quelli più “twittati” in Italia.
A tempo pieno, esclusa questa piccola parentesi tv, Francesca è un architetto che gior- no dopo giorno si impegna sempre di più nel suo lavoro. «Fin da piccola mi è sempre piaciuta l’idea di arrampicarmi sui muri e di lavorare insieme con gli operai, ci sono riuscita come desideravo». La sua teoria: «Spazio e identità sono la chiave d’accesso ai miei pro- getti. Lo spazio è l’involucro che ispira le mie prime sensaz i oni, c he re nde i ntr i gante ogni intervento. Non esiste nulla di per sé imperfetto perché è proprio dall’imperfezione che scaturisce l’unicità». Questo è il suo motto, un motto che funziona e l’aiuta a cer- care la strada giusta senza contrastare i desideri del cliente.
«Penso che entrare in sintonia con la persona che ho di fronte sia l’arma vincente per creare un qualcosa di unico e inimitabile». Non finisce qui, nella selezione dei materiali, predilige tutto ciò che fa bene all’ambiente: «Oggi si può progettare con materiali bio che non inquinano; sia per quanto riguarda le case in città che quelle sulle isole che amo tanto. In Sardegna, a Porto Cervo, ci sono alcuni dei miei lavori in cui più mi identifico. Penso la casa come se fosse un’entità dorata di vita, con un suo corpo e una sua anima. Per me arredare significa oltrepassare l’aspetto puramente estetico e materialistico, per andare alla ricerca della migliore sintonia tra l’anima della casa e di chi la vive». La tendenza per l’estate? «Tanto e tanto colore, l’ottanio, già preannunciato anche a Parigi. Un colore che io stess a c re o con una miscel a di quindici tonalità di blu e che unisco al lino, materiale che propongo sia per le tende che per i divani perché lo trovo elegante e raffinato».
Insieme a Carla Travierso, amica ed esperta d’arte, sta mettendo a punto la prossima sfida: un progetto sulla riqualificazione dei musei in Campania. «I social non sono il mio forte - conclude - sono molto più comunicativa guardando negli occhi le persone».