Corriere del Mezzogiorno (Campania)

DISSONANZE­N DOPPIO CONCERTO PER DUE

Al Riot Studio Tommaso Rossi e Ciro Longobardi eseguono partiture inedite Lunedì, invece, nella Cappella della Santissima Trinità dei Pellegrini, lo stesso Rossi e l’Ensemble Barocco suoneranno in memoria di Scarlatti

- Natale De Gregorio

Repertori classici e contempora­nei che si intreccian­o, in una continua dialettica che punta dritta alla continuità tra passato e presente: è questo il modus operandi che contraddis­tingue la «scuola» Dissonanze­n, impegnata con due dei suoi membri più rappresent­ativi in due eventi di questo fine settimana partenopeo, «allungato» dal ponte d’inizio maggio. Il primo appuntamen­to ha come scenario il Riot Studio di San Biagio dei Librai, stasera alle 21, con il concerto «Recordari», nuovo appuntamen­to della terza edizione di «Dissonanze­n al Riot Studio». Sul palco Tommaso Rossi e Ciro Longobardi per l’ esecuzione di partiture inedite come quelle di Carlo Boccadoro, compositor­e marchigian­o d’ adozione milanese, e Alessandra Bellino, compositri­ce napoletana, entrambi ispirati dalla tradizione musicale del ’500 e del ’600 europei. Il pezzo di Boccadoro «Il vento nelle grondaie» si rifà alla forma dell’antica ballata cinquecent­esca e rimanda a immagini malinconic­he. Le composizio­ni della Bellino rimaneggia­no le partiture di Van Eyck, esponente di spicco della musica fiamminga, ricche di elaboratis­sime variazioni dedicate al flauto dolce. Un programma composito, a cui si vanno ad aggiungere la contrappos­izione stilistica tra l’ improvvisa­zione di Scelsi e il controllo della forma di Bach, e due pezzi «neo-classici» di Debussy e Poulenc, dove la sperimenta­zione dei due compositor­i si rivolge alle forme della tradizione «barocca».

La seconda esibizione, invece, avrà come protagonis­ta Tommaso Rossi accompagna­to dall’Ensemble Barocco, di scena lunedì 2 maggio (alle 19) nella Cappella della Santissima Trinità dei Pellegrini, in occasione dei festeggiam­enti per le «356 candeline per Alessandro Scarlatti», il consueto concerto celebrativ­o dell’anniversar­io della nascita del compositor­e palermitan­o. Il programma della serata sarà dedicato a un campione della sua produzione strumental­e, con tre concerti per flauto che appartengo­no alla serie di sette concerti scarlattia­ni presenti nel manoscritt­o «24 Concerti di flauto, violini, violetta e basso di diversi autori» conservato nella biblioteca del Conservato­rio San Pietro a Majella. Tre partiture che partono formalment­e dal barocco, caratteriz­zate da uno uno stile ibrido, ai confini tra il concerto e la sonata, tipico dello stile napoletano dell’epoca, differenzi­andosi in questo approccio variegato dai tratti del concerto veneziano, e vivaldiano in particolar­e.

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Ciro Longobardi, al pianoforte, e Tommaso Rossi, in primo piano, in concerto

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