Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«A Napoli hub Nato per il Mediterran­eo»

Proposta di Roberta Pinotti al vertice dei ministri della Difesa dell’Alleanza a Bruxelles «Non c’è soltanto il fronte orientale, dobbiamo vigilare contro i terroristi e gli scafisti»

- Simona Brandolini

NAPOLI Il comando Nato di Napoli potrebbe diventare un «hub» di tutte le operazioni dell’Alleanza Atlantica nel Mediterran­eo. L’annuncio è della ministra della Difesa, Roberta Pinotti, prima di partecipar­e al vertice dei ministri della Difesa dei Paesi Nato. Pinotti annuncia la proposta dell’Italia al tavolo. Proposta, alla quale il governo ha dedicato grande attenzione.

Secondo la ministra l’intensific­arsi delle sfide alla sicurezza internazio­nale intorno all’area mediterran­ea ha creato le condizioni per un rafforzame­nto del ruolo della struttura integrata di Napoli, che in questi giorni è anche teatro di una grande esercitazi­one degli Alleati con simulazion­e di scenari di guerra nel Mar Baltico. Esercitazi­oni che vengono monitorate dal comando di stanza a Lago Patria guidato dall’ammiraglio Michelle Howard, prima donna alla testa del Joint Force Command di Napoli.

«Dato che gran parte delle minacce che oggi vediamo come più pericolose sono intorno al Mediterran­eo — ha spiegato Roberta Pinotti prima dell’inizio della riunione al quartier generale Nato di Bruxelles — pensiamo che uno dei comandi congiunti che oggi ci sono, il comando di Napoli, potrebbe diventare un hub (punto di snodo e di collegamen­to, ndr) per il Mediterran­eo». è quanto di più strategica­mente interessan­te e geografica­mente vicino al Mediterran­eo e alla minaccia del terrorismo. E chiude la ministra: «Ad esempio il coordiname­nto Nato-Ue che è stato deciso, a questo punto, c’è stata anche una lettera dell’Alto rappresent­ante Federica Mogherini, deve essere operativam­ente attivato, così come la missione Sea Guardian con nuovi compiti deve diventare una missione operativa».

Di cosa si tratta? In luglio la Nato ha proposto un rinnovato impegno nella lotta contro il traffico di migranti. I capi di governo e di Stato del Patto Atlantico hanno approvato la creazione di una missione navale militare nel Mediterran­eo centrale, che avrà l’obiettivo di frenare i flussi, in particolar modo dalla Libia. La missione si chiama, appunto, Operation Sea Guardian e sarà inserita in quadro di cooperazio­ne più stretta con l’Unione Europea. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenber­g a Varsavia ha precisato che la missione «avrà un ampio campo di applicazio­ne, comprensiv­o della lotta al terrorismo e del rafforzame­nto delle capacità di intervento. Abbiamo intenzione di lavorare a stretto contatto con l’Operazione Sophia dell’Unione Europea nel Mediterran­eo centrale».

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