Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Nasce il coordinamento per il welfare
Il nuovo organismo raggruppa soggetti del terzo settore, sindacati e associazioni Il presidente Gesco, Sergio D’Angelo: «Si torni ad investire nelle politiche sociali»
+NAPOLI Mentre in Prefettura il sindaco Luigi de Magistris stringeva la mano al premier Mattero Renzi per suggellare il patto per Napoli e la sua area metropolitana, in una stanza al IV piano di Palazzo Reale nasceva il Coordinamento Campano per il Welfare. Terzo settore, sindacati e associazioni si sono incontrati nella sede della Fondazione Mezzogiorno Europa per tirare le somme e ragionare sul futuro del welfare cittadino. I livelli essenziali di assistenza, il ripristino del Fondo nazionale per le politiche sociali e la stabilizzazione dei servizi di assistenza materiale e scolastica, sono alcune delle linee guida che hanno ispirato la nascita del nuovo Coordinamento, che conta adesioni di diverse realtà del terzo settore cittadino e regionale, per un bacino totale di aderenti pari a circa 10mila persone. Gesco, Tutti a Scuola, ACI Sociali, Uici di Napoli, Federazione Arca e Federconsumatori, oltre alle rappresentanze
Tutti a scuola Nocchetti: «Dietro le nostre parole non ci sono interessi o dietrologie politiche»
Il riferimento è alla mancanza dell’assistentato materiale nelle scuole materne e superiori della nostra città, argomento che tiene banco, ormai, dall’ inizio dell’anno scolastico. «Oggi — prosegue Nocchetti — siamo qui per ripetere che saremo in modo irriducibile accanto ai nostri figli disabili a ricordare a questa classe politica che esistiamo. Dietro le nostre parole non ci sono interessi o dietrologie politiche, si tratta di una semplice, e per questo imbarazzante, considerazione dello stato dell’arte delle politiche sociali della nostra città». Per risolvere la questione dell’assistenza materiale, il coordinamento suggerisce tre opzioni possibili: una variazione di cassa da parte del Comune di Napoli, un anticipo di due milioni di euro dei dodici che