Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Impianti sportivi, chiude il Palabarbuto. Disagi alla Scandone
L’assessore Ciro Borriello assicura: «La piscina riaprirà subito, stop solo per effettuare lavori»
NAPOLI Non si arrestano le problematiche degli impianti sportivi a Napoli. Ieri è stata chiusa dall’Asl anche la piscina Scandone per delle perdite ad alcuni tubi della docce degli spogliatoi. Niente di allarmante. Oggi dovrebbe essere risolta la questione con gli operai del comune che stanno lavorando alacremente per ridurre la perdita. E devono fare in fretta perché in tarda serata dovrebbero allenarsi le squadre di pallanuoto per la Coppa Len, Ferencvaros, Pays d’Aix e Terrassa. L’organizzazione dell’evento è affidato alla Canottieri Napoli che è preoccupata per la vicenda. Venerdì era stato installato dai tecnici del Comune un sondino che ha rilevato una fuoriuscita d’acqua e anche ieri è emersa un’ulteriore perdita. «Domani (oggi, ndr) - ha detto l’assessore Ciro Borriello – . l’impianto verrà riaperto. È stato chiuso solo per effettuare lavori. Non creiamo allarmismi, capisco che l’argomento impianti sportivi sia delicato, ma noi cerchiamo di non fari trovare impreparati». Intanto, è stato chiuso definitivamente anche il PalaBarbuto. Il neo dirigente ai grandi impianti, Andrea De Giacomo, ha deciso di sbarrarlo: ci sono urgenti lavori da effettuare. Tecnicamente il Cuore Basket Napoli avrebbe potuto sostenere gli allenamenti infrasettimanali ma non l’ha mai fatto finora e si sposterà al Polifunzionale di Soccavo e Cercola. L’impianto di Fuorigrotta è chiuso alle manifestazioni pubbliche, ma aperto per gli allenamenti del Napoli Basket. Il Comune oggi affiderà la procedura diretta di affidamento per i lavori dopo aver stanziato 80.000 e tra qualche giorno partirà il restyling, salvo complicazioni burocratiche, Non c‘è pace nemmeno per il Collana, al centro di un contenzioso tra Comune, Regione e Ati Sport Center che ha vinto il bando di gestione della struttura.
Ieri un’ispezione dei vigili del Fuoco ha rilevato delle anomalie in una struttura che rischia seriamente una nuova chiusura. Problemi all’impianto elettrico e anche alle uscite di sicurezza, nonché infiltrazioni d’acqua dagli spalti alle palestre. Il Comune dovrà fornire alcune certificazioni entro i primi giorni di novembre. Nello stesso mese, esattamente l’8, nuovo round al Tar dove sarà esaminato il ricorso presentato da Palazzo San Giacomo nei confronti dell’Ati Sport Center, il consorzio di 9 società che ha vinto il bando indetto dalla Regione. (d.m.) senza neanche sapere di essere incinta, mille cose sarebbero potute andare per il verso sbagliato». A chi le chiede come sia possibile portare in grembo una bimba senza rendersene conto Maria risponde con un po’ di imbarazzo. «Mesi fa un ginecologo mi disse che di li a poco sarei entrata in menopausa. Parlò di un problema alle ovaie. Quando il ciclo non mi è più venuto ho pensato che il motivo fosse quello». A costringere la donna a trascurarsi un po’ ci si è messa poi la salute dell’anziana madre, oggi divenuta nonna. «Mi sono dedicata molto a lei e ho trascurato le mie visite. Quando i medici mi hanno detto che stavo per partorire ho stentato a crederci». Il compito di far partorire Maria è toccato al dottor Renato Bembo, che è stato anche il primo ad accorgersi che quel dolore nascondeva ben più di una colica addominale. «Quando la collega mi ha chiesto un consulto — spiega — non avrei mai creduto di trovarmi davanti ad una situazione del genere. Ho disposto un’ecografia e ho scoperto che la signora era in realtà in travaglio». Di lì a poco il trasferimento in sala parto e la nascita della piccola Maria Pia. La bimba è venuta al mondo in un lampo, nata presumibilmente alla 32esima settimana. I medici del Pineta Grande fanno sapere che pesa 1,65 chilogrammi ed è alta 42 centimetri. Entrambe, mamma e figlia, stanno bene e presto, si spera entro una ventina di giorni, l’intera famiglia potrà ritrovarsi a casa.