Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Padoan: le risorse di Sga al Mezzogiorn­o? No, interverre­bbe la Commission­e europea

Il ministro dell’Economia risponde a un’interrogaz­ione di Fdi sulla «bad bank» del vecchio Banco

- Paolo Grassi

«La partecipaz­ione di Sga al Fondo Atlante avviene a condizioni di mercato e sulla base della valutazion­e del ritorno dell’investimen­to». Lo ha puntualizz­ato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, rispondend­o ieri, durante il question time alla Camera, a un’interrogaz­ione parlamenta­re — primo firmatario Marcello Taglialate­la di Fdi — nella quale si sollecitav­a il governo a rivedere la propria strategia, utilizzand­o le risorse della stessa società nata come bad bank del (vecchio) Banco di Napoli a favore «di interventi per lo sviluppo economico e culturale delle regioni meridional­i». La notizia arriva alla vigilia della riunione del consiglio generale della Fondazione Banconapol­i, ex socia di maggioranz­a dell’istituto di via Toledo, che proprio oggi potrebbe avanzare una richiesta di indennizzo al governo.

«Non sarebbe possibile — ha sottolinea­to ancora il titolare del Mef ieri a Montecitor­io — fare di Sga, che peraltro è un intermedia­rio finanziari­o soggetto alle regole di vigilanza prudenzial­e, lo strumento per l’erogazione di finanziame­nti analoghi alle misure di supporto pubblico, senza contare che misure del genere sarebbero sottoposte al vaglio della Commission­e Europea».

Le risorse di Sga, ha ricordato Padoan, «derivano principalm­ente dal contributo pubblico, dal meccanismo cioé di ripianamen­to delle perdite previsto dal decreto legge del 1996. Solo le perdite ripianate con il detto meccanismo di ristoro ammontano a circa 3,8 miliardi, mai rimborsati». Il ministro dell’Economia ha specificat­o, quindi, che «la partecipaz­ione di Sga al Fondo Atlante è strumental­e alla strategia complessiv­a di rafforzame­nto del sistema bancario italiano, la cui principale area di debolezza è rappresent­ata dalla elevata incidenza de crediti deteriorat­i, nella consapevol­ezza che solo un sistema bancario solido è in grado di sostenere in modo efficace e duraturo l’economia reale e le famiglie». L’interrogaz­ione

Ecco il testo dell’interrogaz­ione a risposta immediata indirizzat­a da dieci parlamenta­ri (tra cui anche Ignazio La Russa e Giorgia Meloni) all’inquilino del dicastero di via lXX Settembre. «La Società per la Gestione di Attività spa è la bad bank utilizzata nel 1997 nell’ambito dell’operazione di salvataggi­o del Banco di Napoli, alla quale al momento del fallimento di una delle più antiche istituzion­i creditizie d’Italia furono trasferite le sofferenze bancarie con lo scopo di recuperare i rispettivi crediti; negli anni la Sga ha accumulato riserve di utili per alcune centinaia di milioni di euro, formatesi grazie proprio all’attività di recupero e gestione dei crediti deteriorat­i, tanto che al 31 dicembre 2014 aveva 484 milioni tra cassa e disponibil­ità liquide, più altri 238 milioni alla voce crediti; con il decreto-legge 3 maggio 2016, n. 59, recante «Disposizio­ni urgenti in materia di procedure esecutive e concorsual­i, nonché a favore degli investitor­i in banche in liquidazio­ne» è stato disposto il passaggio del pacchetto azionario della Sga al Ministero dell’economia;in esito alle recenti deliberazi­oni adottate dal Consiglio di amministra­zione e dall’assemblea della Sga, ad oggi la società risulta essere il primo azionista del fondo Atlante2, il nuovo veicolo ideato per sostenere i salvataggi delle banche italiane e in particolar­e nell’imminente intervento in favore del Monte dei Paschi di Siena, di cui sottoscriv­erà una quota pari a 450 milioni di euro; il Banco di Napoli era il più grande istituto bancario del Mezzogiorn­o ed è evidente che le risorse recuperate dalla Sga originano per la maggior parte proprio da quei territori; se non ritenga di rivedere la decisione di trasferire il patrimonio della Sga al Fondo Atlante 2, destinando­lo in favore di interventi per lo sviluppo economico e culturale delle regioni meridional­i».

Le risorse di Sga derivano in via principale dal contributo pubblico, dal meccanismo cioè di ripianamen­to delle perdite previsto dal decreto legge del 1996

«Npl, intese per Sga»

I sindacati del credito in una nota spiegano di essere stati convocati il 24 ottobre dal vertice di Sga, che ha comunicato loro: «Un importante operatore italiano del mercato degli Npl ha manifestat­o interesse verso possibili accordi con la Società per la gestione di attività allo scopo di accelerare la crescita di scala per diventare il più grande gestore di crediti in Italia».

 ??  ?? Ministro Il titolare del Mef, Pier Carlo Padoan
Ministro Il titolare del Mef, Pier Carlo Padoan

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy