Corriere del Mezzogiorno (Campania)
In un San Paolo semideserto seconda vittoria consecutiva dopo Crotone
Il falso nueve con il quale Sarri ha rimediato alle assenze dei due centravanti, al centro tra Insigne e Callejon, riesce a infilarsi e dribblare gli avversari, grazie anche alla genialità di alcune giocate di Lorenzo Insigne. Tanta roba se di fronte c’è l’Empoli, ma tra due giorni a Torino contro la Juventus forse ci sarà da inventarsi qualcosa in più. La vittoria sui toscani rappresenta in ogni caso una iniezione di fiducia prima della partita allo Stadium. Aver agganciato il Milan (sconfitto martedì dal Genoa) significa terzo posto e anche ritrovata autorevolezza in classifica.
La vittoria sull’Empoli per 2-0 da questo punto di vista doveva essere il passaggio obbligato prima del confronto ben più impegnativo contro i bianconeri. Dovere assolto dal Napoli senza battito di cuori. A parte quello dei due allenatori, Sarri e Martusciello, al cospetto del loro bello e indimenticabile passato. L’Empoli che ha dimenticato come far gol in trasferta e soprattutto non è ancora riuscita quest’anno a esaltare le qualità dei suoi attaccanti — due gol al Crotone portano la firma di altrettanti difensori — non ritrova alcun guizzo nella notte di Fuorigrotta. Ma le marcature strette dei tre centrocampisti, almeno nel primo tempo, arginano i pericoli che arrivano da avversari tecnicamente molto più forti seppur con un’organizzazione di gioco prevedibile.
Eppure, nei primi quarantacinque minuti il Napoli ha il dovere di recriminare. Tre occasioni importanti, nate da giocate individuali dei tre uomini del tridente portano prima Mertens, poi Callejon e ancora Mertens a tu per tu con Skorupski. In stato di grazia il portiere dell’Empoli si oppone ad almeno due occasioni da gol.
Nell’intervallo resta il rammarico di non aver approfittato di una sfida non bellissima che comunque aveva regalato ai più forti l’occasione per portarsi in vantaggio. Il test di domenica scorsa a Crotone — prima vittoria dopo tre sconfitte consecutive tra campionato e Champions — non era attendibile. Tant’è che le parole di Sarri sull’ammalato ancora in via di guarigione si sono rivelate profetiche. Il Napoli che nel secondo tempo riprende verve e velocità, resta la fotografia un po’ sbiadita di ciò che era stato lo scorso anno e fino alla sfida di questa stagione