Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Esordio del giovane Rog E De Laurentiis divertito sorride in tribuna
Due gol nei primi cinque minuti, Zielinski e Hamsik (104 gol come Cavani), ricordano i fasti del primo anno di Rafa Benitez; un gol, Insigne, nei primi sette del secondo tempo è fondamentale per mettere la vittoria in cassaforte. L’avversario è invece la stessa squadra che lunedì scorso ne aveva rifilati quattro alla Fiorentina ma che si presenta al cospetto del Napoli in maniera arrendevole, quasi inerme. E, a parti invertite, recitano altre scene. Il Napoli il ruolo della grande e l’Inter quello di un gruppo di girovaghi in un campo dove quasi nessuno riesce a trovare la posizione. Davanti a Reina c’è il centravanti argentino tanto rimpianto l’estate scorsa, quel Maurito Icardi per il quale Aurelio De Laurentiis avrebbe fatto follie; dalle parti di Handanovic il bistrattato Manolo Gabbiadini che sa che se gioca la partita è forse perché Mertens è squalificato. E qui le parti si invertono ancora: contro l’Inter l’ex attaccante della Samp, fino a ieri rassegnato alla partenza a gennaio, diventa il centravanti che non è mai stato. Il gol è l’unica cosa che non gli riesce ma paradossalmente diventa un dettaglio rispetto alla prestazione. Non sbaglia un solo movimento, fa sponda per i compagni, sale a prendere palla e prova con forza (con fiducia, finalmente) il tiro. La prima finale il Napoli la mette in cassaforte nei primi minuti del secondo tempo, realizzando