Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Romeo Gestioni: «Lasciamo il Cardarelli Per fare le pulizie serve solo l’esercito»

Appalto sott’inchiesta, la società: «C’è amarezza, nessun collegamen­to con i clan»

- Di Titti Beneduce

Romeo Gestioni «lascia il Cardarelli»: rinunzia «all’appalto per le pulizie e a un fatturato di 24 milioni». Il motivo della decisione è chiarito in un duro comunicato inviato ieri pomeriggio alle redazioni: si tratta dell’inchiesta della Procura di Napoli che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tre persone, tra cui un dirigente della società cui viene contestata la corruzione aggravata dalle finalità mafiose.

NAPOLI La Romeo Gestioni lascia il Cardarelli: rinunzia all’appalto per le pulizie e a un fatturato di 24 milioni. Il motivo della decisione è chiarito in un duro comunicato inviato ieri pomeriggio alle redazioni: si tratta dell’inchiesta della Procura di Napoli che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tre persone, tra cui un dirigente della società cui viene contestata la corruzione aggravata dalle finalità mafiose: Agostino Iaccarino. Oltre a lui sono indagati il direttore generale dell’ospedale, Ciro Verdoliva, e il medico Gennaro De Simone. L’inchiesta dei pm Henry John Woodcock, Celeste Carrano ed Enrica Parascando­lo avrebbe fatto emergere «acclarati collegamen­ti e rapporti tra le maestranze di Romeo Gestioni ed esponenti della criminalit­à organizzat­a». «È un’ipotesi di reato - recita il comunicato - che leggiamo con amarezza e stupore, da cui ci difenderem­o solidalmen­te con il nostro dirigente a cui ribadiamo stima e fiducia, affidandoc­i ancora una volta all’equilibrio della magistratu­ra. Siamo a dir poco disorienta­ti per l’andamento delle indagini preliminar­i, perché possiamo ampiamente dimostrare tutte le attività

L’ospedale L’esterno del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli

di allarme, di denunce e di bonifica giuslavori­stica delle maestranze effettuate da Romeo Gestioni dal momento del subentro alle ditte che precedente­mente erogavano il servizio al Cardarelli. Va detto infatti che, per legge e per contratto, le ditte che subentrano ad altre in una commessa di servizi sono obbligate ad assumere tutto il personale preesisten­te. Personale che non si può licenziare se non per giusta causa dopo lunghe procedure di garanzia. Di conseguenz­a, a propria tutela e nel rispetto di tutte le procedure di legge consentite, Romeo Gestioni ha avviato da subito una progressiv­a e costante azione di rigoroso controllo dell’operativit­à del personale passato alle proprie dipendenze, provvedend­o attraverso un forte monitoragg­io del cantiere e una decisa azione di bonifica ambientale a censurare sul piano disciplina­re ogni forma di comportame­nto non lineare e corretto. Tale intensa attività ha prodotto, ad oggi, nei circa 2 anni di attività dell’appalto, ben sette esposti alla Procura della Repubblica, due note documentat­e alla Prefettura e all’Anac, nonché un numero impression­ante di atti disciplina­ri: 400 provvedime­nti di contestazi­oni per circa 200 dipendenti, che hanno dato luogo a 6 provvedime­nti di ammonizion­e; 134 applicazio­ni di multe; 60 provvedime­nti di sospension­e dal lavoro; 10 provvedime­nti di licenziame­nto; 6 trasferime­nti in altri cantieri. A nessuno dei suddetti atti ha fatto riscontro alcuna attività di prevenzion­e o di tutela da parte delle autorità competenti e forze dell’ordine, nonostante più volte la cronaca abbia riportato notizie di intimidazi­oni e violenze ai danni degli operatori del Cardarelli, che sono rimasti indifesi. Ciò nonostante, Romeo Gestioni, finora ha responsabi­lmente evitato di interrompe­re l’erogazione dei servizi perché essi si prefiguran­o come servizi di pubblico interesse e utilità. Ma oggi, la notizia dell’indagine – così come è prefigurat­a – ci impone l’obbligo di una decisione netta: chiedere la risoluzion­e del contratto – con citazione presso il Tribunale di Napoli per sopraggiun­ti, gravi motivi di impossibil­ità di adempiment­o. Decisione obbligata di tutela, per evitare il paradosso assurdo che il rispetto del contratto di lavoro e della legge vigente in materia, si prefiguri a ulteriore nostro danno come una reiterazio­ne dei reati contestati. Romeo Gestioni ritiene di aver compiuto ogni atto per adempiere correttame­nte, compiutame­nte e in totale trasparenz­a il suo dovere nei confronti del committent­e e delle comunità civili coinvolte. A tal proposito, va sottolinea­to che con la propria organizzaz­ione, l’attività di Romeo Gestioni ha garantito al Cardarelli un risparmio di venti milioni di euro in cinque anni rispetto alla precedente gestione del servizio. Ma in queste condizioni è impossibil­e proseguire ogni attività e forse bisognereb­be accettare l’idea che solo l’esercito o le forze dell’ordine potrebbero garantire il servizio a cui necessaria­mente rinunciamo».

L’attività «La nostra azione di bonifica e di controllo ha già prodotto sette esposti in Procura»

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