Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Lo scatto azzurro Giusto in tempo per non finire nella mediocrità

Gabbiadini rinfrancat­o dalla sfida con l’Inter chiede fiducia in Champions Scalpita Mertens che in Europa si esalta: per Sarri la scelta più difficile

- Di Maurizio de Giovanni

Probabilme­nte proprio all’ultimo momento utile, il Napoli sfodera la prestazion­e giusta contro l’avversario giusto e ritrova ritmo, vittoria e autostima. Proviamo a spiegare il ragionamen­to. L’ultimo momento utile perché un’ulteriore battuta d’arresto avrebbe visto gli azzurri, abbigliati per l’occasione alla maniera dei fujienti d’a Maronna dell’Arco, piombare nel marasma della mediocrità del centroclas­sifica.

NAPOLI Una scelta difficile che può rivelarsi controprod­ucente e sottoposta a critiche in una città sempre pronta a indicare un colpevole. La scelta più importante per Lisbona sarà quella dell’attaccante centrale. Un referendum, visto il periodo. Chi giocherà tra Gabbiadini o Mertens per la sfida più importante che può valere una stagione? Nessuno dei due è un bomber d’area, a Sarri toccherà l’arduo compito anche se il tecnico finora in Champions ha sempre dato fiducia al talento belga. Il tecnico toscano ha poco margine di tempo e dovrà sciogliere il dubbio. L’ex Sampdoria ha convinto contro l’Inter, giocando 90 minuti di qualità e convinzion­e. Finalmente lo si è visto fare alcuni movimenti d’attacco, cercare la sponda con i compagni e disimpegna­rsi da vero numero nove. «Tra i tre attaccanti – ha detto Sarri nel post gara con l’Inter – Manolo è quello che ha giocato meglio. Prima era penalizzat­o da un giocatore (Higuain, ndr) che ha fatto più gol delle sue presenze». Il pubblico del San Paolo gli tributa sempre applausi e lui ricambia. Manolo non ha lesinato impegno e questo viene sempre apprezzato. L’assenza del gol contro l’Inter è sembrato davvero un dettaglio di poco conto. L’attaccante bergamasco ha fin qui segnato due reti, una in campionato (Chievo) e l’altra in Champions (rigore contro il Besiktas). Poi nulla più. In stagione ha raccolto 11 presenze in campionato (512’) e 4 in Europa (131’). Gabbiadini ha giocato la prima gara stagionale da titolare senza essere sostituito ed è risultato anche la sua migliore uscita. Probabilme­nte l’attaccante verrà ceduto a gennaio, la volontà degli agenti del calciatore è magari di essere ceduto all’estero. Ora si cercherà di farlo rendere al meglio fino al mercato e le premesse sembrano buone. Dall’altra parte c’è Mertens che in Champions si esalta e ha giocato quasi sempre da titolare. Il folletto belga è stato assente contro l’Inter perché squalifica­to quindi è sicurament­e più fresco. Poi, nella massima competizio­ne europea, ha firmato tre reti in cinque gare. Non male come bottino che si somma a quello del campionato (3 reti in 13 gare). Il suo rendimento fin qui è linea con quello delle passate stagioni. La migliore è stata nel primo anno di Benitez. Il 29enne esterno destro di Lovanio segno 11 reti in serie A e due in Coppa Italia. Comunque è andato sempre in doppia cifra. Mertens troverà terreno fertile negli spazi larghi che concedono le formazioni europee e agendo da falso attaccante potrà sorprender­e la difesa del Benfica che non sembra un ostacolo insormonta­bile. Anzi, il reparto arretrato sembra il tallone d’Achille dei lusitani. La scelta difficile è solo lì, per quel ruolo di centravant­i che in questo Napoli non riesce a a trovare interpreti fissi.

La «benedizion­e» Il tecnico nel post gara «Dei tre attaccanti Manolo è quello che mi è piaciuto di più»

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 ??  ?? Bomber In alto, Manolo Gabbiadini, reduce dalla sfida con l’Inter Qui sotto Dries Mertens
Bomber In alto, Manolo Gabbiadini, reduce dalla sfida con l’Inter Qui sotto Dries Mertens

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