Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Calcio e cultura l’Archeologico apre ai nuovi eroi
La collezione Farnese - l’Atlante, l’Ercole - le statue in bronzo della Villa dei Papiri e il mosaico con oltre un milione di tessere della Battaglia di Isso, sono l’inedito sfondo della decima edizione del calendario del Calcio Napoli.
La collezione Farnese - l’Atlante, l’Ercole - le statue in bronzo della Villa dei Papiri e il mosaico con oltre un milione di tessere de La Battaglia di Isso, sono l’inedito sfondo della decima edizione del calendario del Calcio Napoli. Il connubio tra la passione popolare per il calcio e la massima espressione dell’arte è figlio di un progetto rivoluzionario, inedito. Realizzato grazie alla collaborazione tra Paolo Giulierini, direttore del Mann, e Alessandro Formisano, head of operation del Napoli e ideatore del calendario azzurro (insieme nella foto sotto). E’ soltanto il primo step di un’intesa che si svilupperà in tante altre iniziative che avranno l’obiettivo di avvicinare la squadra e la società alla città dell’arte e della cultura. Nel piano strategico del Museo, il professore Ludovico Sollima della Sun aveva già indicato la volontà di coinvolgere il calcio nel nuovo corso della struttura museale. C’è infatti anche l’idea di realizzare all’Archeologico il museo dei cimeli azzurri e farne una mostra permanente. Ieri mattina il direttore Paolo Giulierini con Alessandro Formisano hanno illustrato le opere che daranno pregio al calendario, scelte accuratamente da Valeria Santopaolo, conservatrice capo del Mann. Il filo conduttore è l’atletismo: il museo come più grande testimonianza dello sport del mondo antico diventa espressione della forza agonistica dei più moderni protagonisti del calcio di oggi. Se l’Atlante può rappresentare Pepe Reina, sarà curioso scoprire chi sarà l’atleta azzurro invece associato all’Ercole Farnese. La copertina è la Battaglia di Isso, il glorioso combattimento tra Alessandro Magno e il re persiano Dario. Gli eroi greci e romani trasferiti negli scatti in bianco e nero del gioco più antico del mondo. Il Napoli sposa dunque l’arte e la cultura, con grande interesse dei protagonisti, i calciatori appunto. Molti hanno avuto l’opportunità di visitare il Mann per la prima volta, ne sono rimasti estasiati, colpiti. La settimana scorsa Arek Milik ha trascorso diverse ore nelle sale dell’Archeologico napoletano e il racconto di fotografi, addetti ai lavori è stata l’ammirazione del centravanti polacco verso tutte le opere d’arte. Un set dunque inedito e speciale per realizzare il decimo calendario della storia recente del Napoli. Per la prima volta foto in bianco e nero, in primo piano solo il doppio volto degli eroi dei due mondi. Il corridore romano di Villa dei Papiri è un ragazzo riccio con gli occhi vispi e espressione di furore agonistico. Insigne, Kouibaly, Callejon: qualcuno potrebbe somigliargli.