Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Miccoli in tribuna Al Da Luz da ex: «Sarà un inferno»

- Do.Mar.

Un idolo in Portogallo, ma anche una passione senza limiti per Diego Maradona e il Napoli. Fabrizio Miccoli, 37 anni, sarà spettatore d’eccezione al «Da Luz» per la sfida decisiva di Champions in programma martedì a Lisbona. Il «Romario del Salento», o il «Pibe di Nardò», come è soprannomi­nato per la sua classe cristallin­a concentrat­a in 168 cm, ha giocato nel Benfica dal 2005 al 2007. «Sarò in tribuna – ha detto Miccoli – è una sfida a cui non posso mancare. Sono un grande tifoso delle Aquile rosse, ma anche un appassiona­to del Napoli. Al Benfica devo tanto: è stata una delle mie più grandi soddisfazi­oni in carriera». Il suo rammarico più grande è stato però quello di non aver mai indossato la maglia del Napoli, lui che ha chiamato un figlio Diego e che in passato ha gestito uno stabilimen­to balneare, la «Bombonera», la casa del Boca Juniors, di cui Maradona è un tifoso sfegatato. «Sono stato vicino al Napoli nel 2007, ma il Napoli prese Lavezzi e io andai al Palermo dove ho scritto la storia (81 reti, miglior marcatore di sempre nei rosanero, ndr) e lì mi sento a casa». Il legame con Maradona è ancora saldo. C’è sempre quell’orecchino del Pibe, comprato da Miccoli all’asta e custodito in banca che lui vorrebbe restituire a Diego: «Non l’ho mai indossato, per me è una reliquia. Un giorno andrò a Dubai e glielo darò: mantengo le mie promesse».

A Palermo ha visto muovere i primi passi a Edinson Cavani: «Un grande calciatore, profession­ista esemplare che è sempre attento all’alimentazi­one. Al contrario di me (ride, ndr) che ho avuto sempre problemi di peso». Le affinità e le amicizie sono tutte partenopee. Uno dei suoi soci il procurator­e Diego Nappi è napoletano e poi c’è il legame fraterno con Gianluca Grava, suo testimone di nozze, compagno di squadra a Terni e anche di leva militare. «Gianluca è più di un fratello, ma ho tanti conoscenti a Napoli, è una squadra che mi sta a cuore. Resta il rammarico di non aver indossato la maglia azzurra, un sogno che avevo sin da bambino. Per noi ragazzi del Sud, il Napoli ha sempre rappresent­ato qualcosa di speciale». Tifo a metà quindi per Fabrizio: “Non vedo l’ora di entrare alla Cattedrale, che di silenzioso proprio non ha nulla. Il Napoli dovrà fare molta attenzione perché il Da Luz è il punto di forza delle Aquile Rosse. I tifosi sono eccezional­i, l’inno fa venire i brividi, non vedo l’ora di ascoltarlo dal vivo. Il mio augurio è che si qualifichi­no entrambe» .

Ho il rammarico di non aver indossato la maglia azzurra, un sogno che avevo sin da bambino

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy