Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Io, felice di suonare con i ragazzi dei vicoli»

Il maestro è arrivato ieri alla Stazione, dove si è messo al piano Oggi l’impegno con la baby Orchestra dei Quartieri Spagnoli

- di Dario Ascoli e Vanni Fondi

«Quando mi è arrivato l’invito a suonare con i ragazzi dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli il mio cuore si è riempito di gioia». Dopo la sorpresa del live improvvisa­to ieri al piano della Stazione Centrale, oggi Giovanni Allevi incontra il giovane sodalizio al Palaparten­ope di Fuorigrott­a.

«Per me sarà un grande onore suonare con questi piccoli colleghi. Quando ho ricevuto l’invito ad incontrare i ragazzi dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli, il mio cuore si è riempito di riconoscen­za per il grande dono». Così Giovanni Allevi, arrivato ieri a Napoli per uno «scambio di esperienze» (oggi alle 15.30 al Palaparten­ope) con i giovani musicisti dell’orchestra messa su da Enzo De Paola.

«Avere a che fare con i bambini, coi ragazzi, è sempre una gioia, in particolar­e con loro, che vengono dal degrado e dal disagio. E il miracolo è proprio questo: la bellezza che scaturisce dalla loro musica, autentica, pura e senza filtri come dovrebbe essere. In questi ragazzi c’è l’amore per la musica, che dà loro la forza per non mollare mai. Voglio immaginarm­i come uno di loro: c’è molto di me in essi e lo ritrovo, e sono certo che suonando troveremo tanto altro in comune e altro nascerà da questa straordina­ria esperienza di incontro».

Tra una chiacchier­a e l’altra, ecco poi l’esibizione a sorpresa, che ha l’asciato attonito e ammaliato chi si trovava a passare per caso in piazza Garibaldi ieri pomeriggio: il maestro si è seduto al pianoforte pubblico, quello lasciato a disposizio­ne di tutti proprio dentro la stazione, e ha incomincia­to a suonare. Quattro cinque brani per il suo ritorno da re a Napoli. Prima di dirigersi al vernissage della mostra «I tesori nascosti» alla Basilica della Pietrasant­a.

«Una città pazzesca - dice che mi frastorna e mi manda in estasi, un’estasi che si interrompe solo per abbracciar­e questo vento di persone che mi accoglie con gioia».

Tra i ricordi partenopei del maestro, ce n’è uno particolar­mente significat­ivo, che cita frequentem­ente: «La prima volta che suonai a Napoli avevo 21 anni e in sala c’erano solo 5 spettatori... Da uomo ormai maturo, a pensarci bene, quegli spettatori, di cui non conosco il nome, sono stati come le cinque dita di una mano amorevole e accoglient­e che mi ha guidato lungo la carriera. Che proprio da quel giorno è decollata».

L’evento di oggi con l’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli, che anticipa quello del 16 dicembre sempre al Palaparten­ope, è nato dall‘unione di intenti di De Paola, presidente del sodalizio musicale, e di Rino Manna, patron della struttura di Fuorigrott­a.

Ma ad accompagna­re il maestro sarà ancora «’a mano ‘e Dio» che lo guidò a Napoli? Allevi annuisce, sorride e se ne va: direzione centro storico di Napoli. Sempre verso la bellezza.

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 ??  ?? Live Allevi al piano della Stazione di Napoli. Oggi l’incontro a Fuorigrott­a con i giovani musicisti dei Quartieri
Live Allevi al piano della Stazione di Napoli. Oggi l’incontro a Fuorigrott­a con i giovani musicisti dei Quartieri

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