Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Una sfida che durerà fino al 2020

- Di Paolo Cuozzo

De Magistris vince a Napoli, De Luca perde a Salerno: il «No» si afferma ovunque, nel Napoletano come nel Salernitan­o. Sebbene sia tutto il Sud ad essersi espresso con maggioranz­a enormi contro le riforme costituzio­nali. E de Magistris, unico sindaco italiano a far approvare una delibera alla propria giunta per sostenere i No, ora raccoglie i frutti di una battaglia che lo ha visto schierato contro Renzi e contro De Luca, senza se e senza ma. E con tutti i rischi politici del caso. Aspetta, però, il sindaco napoletano prima di sferrare l’affondo definitivo al presidente regionale. Attende, l’ex pm, di capire prima quale sarà il nuovo «nemico nel Pd» da contrastar­e su scala nazionale; perché la sua battaglia è tutta contro il Pd, ed è tutta vista dal Sud, dove de Magistris vorrebbe allargare il suo raggio d’azione riempiendo uno spazio politico importante che, in questo momento, non vede leader in ascesa. Nel 2020, poi, si voterà per le Regionali in Campania: a quel punto, salvo sorprese, il sindaco di Napoli sarà quasi a fine consiliatu­ra a Palazzo San Giacomo e, c’è da scommetter­ci, guarderà ad una possibile sfida con De Luca con un certo interesse. Certo, quattro anni sono ancora tanti, ma la politica accorcia terribilme­nte i tempi. A parte le smentite di rito da parte del sindaco, va detto infatti che al Comune di Napoli, questa ipotesi, la sostengono praticamen­te tutti. Voci, certo. Ma che spesso trovano conferme.

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