Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Caldoro e Romano: ecoballe in tour da Giugliano all’Irpinia
L’ex presidente e il suo assessore: «Il gioco delle tre carte»
NAPOLI Le ecoballe campane, come aveva segnalato il Corriere del Mezzogiorno pochi giorni fa, per ora trovano accoglienza soltanto in Portogallo, mentre Romania e Spagna hanno rinunciato all’intesa commerciale. E il capo dell’opposizione in consiglio regionale Stefano Caldoro fa suoi una serie di interrogativi «preoccupanti» sollevati dal suo ex assessore all’Ambiente, Giovanni Romano. «I rifiuti dove finiscono? Qualcuno cancella i dati? Chi controlla?» Romano sottolinea, tra l’altro, il caso del sito di Pianodardine (Avellino) dove «sono stoccate circa 30.000 tonnellate di rifiuti che verranno smaltite nell’ambito del Piano straordinario di smaltimento dei rifiuti imballati». Secondo quanto racconta l’ex assessore regionale «il sito era già stato parzialmente svuotato nel 2010, con la piazzola n. 1, per circa 6 mila tonnellate con il conferimento dei rifiuti presso il termovalorizzatore di Acerra. Non è poi stato possibile completare lo svuotamento a causa della saturazione dello stesso termovalorizzatore. Dopo 10 mesi dall’avvio del programma - ricorda Romano - che era stato, come tanti altri, propagandato come un evento straordinario con tanto di presenza dell’allora presidente del Consiglio, sono state smaltite circa 40.000 tonnellate, rispetto alle 800.000 previste nel cronoprogramma da completare in 18 mesi pari al 5% del programmato. Rispetto all’ammontare complessivo dei rifiuti imballati (circa sei milioni) e stoccati siamo all’1%. Siamo di fronte ad un fallimento di grande successo. Torniamo all’Irpinia: a fronte dei rifiuti che vengono portati via dall’Irpinia sono pronti altrettanti rifiuti che nello stesso tempo arrivano sullo stesso territorio. Una sorta di gioco delle tre carte. Infatti è di pochi giorni fa l’avvio delle operazione di svuotamento dei rifiuti imballati dal sito di Taverna del Re di Giugliano. I rifiuti imballati di Giugliano sono forse trasferiti proprio nell’impianto di Serino, in attesa del via dalla Bulgaria? Il meccanismo - secondo l’ex assessore regionale - è quello di rimuovere i rifiuti da Giugliano, portarli in Irpinia e poi spedirli in altre parti». Per Romano, quindi, «viene legittimo chiedersi: perché questo giro `turistico´, questi trasporti (che hanno un costo), questo cambio di modulari e intestazioni? In questi impianti, vengono anche prelevati i rifiuti ordinari prodotti negli impianti STIR di Giugliano e di Tufino, nonché i rifiuti urbani di alcuni Comuni?».