Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La cena del patto-scudetto: l’anno prossimo vinceremo
«Ragazzi gufiamo la Roma e l’anno prossimo vinciamo»
Cena di fine stagione a Villa D’Angelo. Il Napoli di Aurelio De Laurentiis festeggia il termine del campionato. Non è finita ancora per il presidente: «Gufiamo la Roma». Poi guarda avanti e firma il patto-scudetto: l’anno prossimo vinceremo.
NAPOLI Scenario di sempre, Villa d’Angelo sulla collina del Vomero. Cena di fine anno per il Napoli, che stavolta festeggia nel segno di Totò. E punta all’obiettivo più ambizioso: lo scudetto. Il patto già siglato da squadra e allenatore nello spogliatoio viene virtualmente firmato da Aurelio De Laurentiis davanti ad una torta a tre piani con i colori sociali (bianco e azzurro, come la maglia protagonista della stagione). Il patron spera ancora nel secondo posto: «Gufiamo tutti insieme la Roma », poi guarda avanti e carica tutti: «L’anno prossimi vinciamo lo scudetto».
Questo il tema della serata che ha visto protagonisti i giocatori con le rispettive mogli, lo staff tecnico con il «comandante Sarri» e lo staff medico. Cena light - oggi Sarri ha previsto doppia seduta di allenamento - , musica, balli e canti. Mertens e Pavoletti scatenati improvvisano un rap dedicato al presidente De Laurentiis e Allan, mattatore, diverte tutti con l’imitazione dell’allenatore. Si ride, si scherza ma si resta concentrati. Una sola partita al termine di un campionato straordinario, il Napoli può ancora superare la Roma e agganciare il secondo posto in classifica. Speranza remota, certo. Alla quale il presidente del Napoli crede e invita i suoi a chiudere in bellezza. Al tavolo «diplomatico» al centro della sala di villa d’Angela che dà sul mare ci sono i protagonisti della stagione. C’è Maurizio Sarri - rigorosamente in giacca - e sua moglie seduti accanto a De Laurentiis e signora. Via via tutti i giocatori ai quali il presidente riserva nel suo discorso parole di elogio e soprattutto di ringraziamento. Ringrazia in particolare Maurizio Sarri. Coccola l’allenatore con il quale i rapporti non sono stati sempre al latte e miele. Gli strizza l’occhio e chissà che non possa ritoccargli anche un contratto, rinnovato sì lo scorso anno, ma che merita un ulteriore adeguamento.
Atmosfera di festa, dunque. Mentre davanti al ristorante di via Falcone ogni tanto arriva qualche tifoso a caccia di autografi o foto. Non c’è l’assembramento degli altri anni, un segnale anche questo. La tifoseria, tutta, è cresciuta insieme con la squadra. Non viola la privacy e rispetta il momento di festa meritato al termine di una stagione che può riservare ancora sorprese.
La cena Pietanze light Oggi Sarri ha previsto doppia seduta in vista della Samp Mertens canta Allan fa l’imitatore