Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dalla Cina al «Pascale» Cooperazio­ne tra oncologi

- Re. Pp.

Arriverann­o a gruppi di 35/40 medici, 450 in tutto, divisi in tre anni, 160 per ogni anno. Oncologi medici, chirurghi, ricercator­i, radiologi, radioterap­isti, provenient­i da ogni parte della Cina. L’accordo, che sigla la collaboraz­ione tra il Pascale e la Cina, è stato firmato il primo maggio, a margine di una missione a Pechino e Shangai effettuata dal direttore generale dell’Istituto dei tumori di Napoli, Attilio Bianchi, che ha guidato la delegazion­e italiana composta dal direttore sanitario Rosa Martino, da Paolo Muto, direttore della Radioterap­ia dell’Istituto e da Franco Naccarella, professore di Cardiologi­a dell’Università di Bologna e rappresent­ante legale della Società EuroChina per la Salute Srl.Per la parte cinese al tavolo sedeva Chen Ran, direttrice del Temc (acronimo di Internatio­nal Emergency Management Society Emergency Medical Committee).

Il primo gruppo di specialist­i arriverà a ottobre. Affiancher­anno gli specialist­i del Pascale e si confronter­anno su metodologi­e di lavoro e condivisio­ne di protocolli. Ogni gruppo verrà ospitato per tre mesi. Poi scatterà il turn over.

Ma quali sono i termini del patto Pascale-Cina? Il primo accordo riguarda il potenziame­nto della cooperazio­ne internazio­nale in ambito medico, tramite programmi di educazione selettiva e condivisio­ne di esperienze in ambito clinico e di formazione e promozione delle scienze mediche e la ricerca in management sanitario. Tutto questo ovviamente per offrire un contributo allo sviluppo e al progresso della salute dei pazienti. Un altro accordo è stato sottoscrit­to con il Cicams (Cancer Institute and Hospital Chinese Academy of Medical Sciences Peking Union Medical College) per sviluppare simposi, conferenze, work shop, su argomenti specifici nella prevenzion­e del cancro nella sua fase iniziale.

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