Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bagnoli, de Magistris esulta. Il governo anche
Il sindaco: «Dal Consiglio di Stato una soddisfazione enorme, un successo pieno. Parola alla Consulta» De Vincenti: la sentenza mette fine alla stagione dei ricorsi contro di noi, confermando il commissariamento
NAPOLI «Una soddisfazione enorme, un successo pieno». Canta vittoria, de Magistris, convinto, ora più di prima, che «il commissariamento di Bagnoli era sbagliato ed il successo straordinario, perché relativo ad un punto che noi abbiamo sempre toccato, cioè del vulnus dell’articolo 33 rispetto alla Costituzione». Per il sindaco di Napoli - che su Bagnoli ha aperto un fronte politico enorme con Renzi, il governo e il Pd - «finora il Comune è ridimensionato nella cabina di regia, ma non può essere ridotto a un rappresentante come un altro nella conferenza dei servizi. Per Bagnoli e per ciò che ne sarà di Bagnoli, devono decidere Regione, Comune e territorio». «Credo - ha detto ancora - che sia questione di ore, abbiamo un’ulteriore spinta a chiudere, entro l’estate, l’accordo su Bagnoli, anche alla luce dell’incontro con il ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti».
Parole che convergono con quelle del ministro, che due giorni fa a Napoli aveva sostanzialmente detto che l’intesa era possibile sottolineando come i progetti, del Comune e di Invitalia fossero oramai molto simili. «Siamo a un passo dal raggiungere un obiettivo di portata storica sull’intero progetto Bagnoli perché - sono sempre parole del primo cittadino - anche a seguito degli ultimi incontri possiamo dire che l’intesa generale è raggiunta. Una volta trovato l’accordo, il resto sono dettagli. Da quando si è insediato Gentiloni al governo - ha concluso - in 4-5 mesi abbiamo raggiunto risultati davvero di grandissima importanza».
Dal suo osservatorio, vede il bicchiere mezzo pieno anche il ministro del Mezzogiorno, che affida ad una nota il suo pensiero: «La sentenza del Consiglio di Stato mette fine a questa stagione di ricorsi contro il Governo, bocciando tutti i numerosi motivi di appello proposti dal Comune di Napoli e dalla fallita Bagnoli Futura, che avrebbero messo a repentaglio la prosecuzione delle attività di bonifica a conferma le attività del Commissario di governo». «Ora - aggiunge il ministro possiamo continuare il nostro lavoro, cominciato col Governo Renzi e che prosegue col Governo Gentiloni, con più tranquillità. Sull’unico punto rimesso alla Corte Costituzionale, relativo ad una diversa questione, ovvero un’eventuale mancanza nella norma Bagnoli di un’intesa con la Regione Campania sulla rigenerazione urbana, attendiamo serenamente il giudizio della Consulta, avendo nei fatti già superato la questione con il parere favorevole che la Regione ha espresso in Cabina di Regia sul Programma del 6 aprile 2016. Un programma che riporteremo nella prossima riunione della Cabina, che presto convocherò, con gli aggiornamenti concordati col Comune di Napoli sui quali stiamo lavorando da tempo».
In una nota l’Avvocatura municipale ha ricordato tra l’altro come il Comune di Napoli, nelle proprie difese, avesse insistito sul fatto che «le scelte in materia urbanistica che presiedevano al programma di rigenerazione urbana erano state assunte in una materia che è di legislazione concorrente, e senza tener conto della competenza propria dell’Ente locale, tradizionalmente prevista, ancor prima dell’avvento della Costituzione, in materia urbanistica».
Il sindaco Sul caso devono decidere Regione, Comune e territorio: per questo dico stop alla Cabina di regia Da quando si è insediato Gentiloni in 4/5 mesi abbiamo raggiunto risultati di enorme importanza