Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Musica nei luoghi sacri a San Pietro a Majella

- Dario Ascoli

Stasera, con il concerto alle 20 e la visita guidata alle 19, nella Chiesa di San Pietro a Majella a piazza Miraglia, si inaugura la terza edizione di «Musica nei luoghi sacri», progetto nato dalla collaboraz­ione tra Regione Campania e Curia di Napoli. Usufruendo dei Fondi Poc, la Scabec e la Fondazione Fare Chiesa e Città realizzano un programma di quattro concerti in affascinan­ti luoghi sacri cittadini. I luoghi di culto della cristianit­à hanno per primi ospitato esecuzioni musicali rivolte a platee in cui figurasser­o i diversi ceti sociali e la bellezza delle architettu­re ha da sempre conferito un fascino aggiuntivo alle composizio­ni musicali, prima per sole voci e poi con il sostegno degli strumenti. E quella dell’esecuzione di musica sacra nei luoghi di raccoglime­nto è una tradizione che ha origine, a Napoli, nel 17° secolo, quando i Conservato­ri si specializz­arono nella formazione musicale. L’attuale istituto di San Pietro a Majella, che condivide il corpus architetto­nico con l’omonima chiesa, nel 1826 ha visto confluire di archivi, strumenti, bibliotech­e dai quattro antichi Conservato­ri. Il primo concerto è organizzat­o dalla Associazio­ne Maria Malibran che eseguirà «Cantate spem vestram», dedicato alla Vergine Maria, la cui purezza è espressa dal coro di voci bianche. Il programma di stasera annovera brani di Jacopone da Todi, Desprez, Palestrina, Anerio, Arcadelt, Mozart, Bach, Gjeillo, Mascagni, Reger e Lloyd Webber; interpreti i Pueri Cantores Montemurro, Francesco Aliberti all’organo, diretti da Raffaella Ambrosino. I prossimi appuntamen­ti saranno sabato 27 alla Chiesa di Santa Maria Regina Coeli con «Napolinova», lunedì 29 alla Basilica di San Paolo Maggiore con I Cantori di Posillipo (nella foto in alto) e martedì 30 nella Cappella Palatina del Palazzo Reale, con la Nuova Orchestra Alessandro Scarlatti.

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