Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«La figliata» di attori per il Festival Viviani
A Castellammare spettacoli omaggio fino a domenica
Diciotto attori in scena, roba d’altri tempi, e fra questi nomi di primo piano della scuola napoletana che vanno da Nello Mascia (qui anche regista) a Maria Basile Scarpetta, da Francesco Paolantoni a Cloris Brosca, da Antonella Cioli a Rosaria De Cicco, da Franco Iavarone a Giovanni Mauriello e Ciccio Merolla. Un cast numeroso per una messa in scena corale de «La figliata», testo simbolico della drammaturgia di Raffaele Viviani, scritto nel 1924 e capace di tenere insieme lo stile giovanile legato alle macchiette e al varietà e quello maturo a sfondo più decisamente sociale. Questo allestimento, stasera alle 20.30, sarà il clou della prima giornata del Festival Viviani – Premio Viviani 2017, che si svolgerà fino a domenica presso le Antiche Terme Stabiane di Castellammare, città nativa di Don Raffaele.
Lo spettacolo segue un incontro con il Cantiere «Viviani in culla» alle 17.30 e l’inaugurazione della sezione «Videoapplausi! Il teatro di Raffaele Viviani nelle teche Rai» alle 19.30. «Don Gennaro – spiega Mascia parlando del protagonista de “La Figliata” - è un impiegatuccio ingenuo e soprattutto miope. Sua moglie ha partorito un figlio concepito con un altro uomo già sposato. E così, ignaro di tutto ma raggiante per la paternità inattesa, è vittima del dileggio dei vicini, con una tragedia che, però, incombe dietro l’angolo». «E il coro fatto dagli altri personaggi – conclude Mascia - coinvolgerà il pubblico al punto da accoglierlo sul palcoscenico per partecipare attivamente alla vicenda».
Fra gli altri spettacoli della rassegna diretta da Giulio Baffi e prodotta dal Napoli Teatro Festival Italia quelli di sabato alle 21 («Fonti Viviani» di Pasquale Scialò con Tonino Taiuti, Lalla Esposito, Massimo Masiello e Ingrid Sansone) e di domenica alle 21 con «Cosmopolita Napulitano» con l’Orchestra di Piazza Vittorio e la partecipazione di Peppe Servillo.