Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Barriere e metal detector all’Arenile di Bagnoli Misure anti-terrorismo

-

NAPOLI «Abbiamo affisso dei cartelli con i quali ci scusiamo per il rafforzame­nto dei controlli, sottolinea­ndo che è stata una scelta fatta per la sicurezza di tutti. Ma non abbiamo mai ricevuto lamentele anzi molto spesso dai social network riceviamo messaggi di compliment­i per questa decisione, è chiaro che i nostri utenti in questo modo si sentono più sereni e tranquilli nel godersi la serata»: così il patron dello storico locale di Bagnoli, l’Arenile, spiega l’ulteriore rafforzame­nto della sicurezza in occasione della programmaz­ione dell’estate 2017.

Transenne antipanico all’ingresso e controlli con il metal detector la sera in occasione di eventi e concerti. Sono queste le misure messe in campo dall’Arenile, struttura balneare molto nota in città anche per essere location di concerti ed eventi, misure utili soprattutt­o per fronteggia­re la paura di attentati terroristi­ci.

Una stretta sulle misure di sicurezza all’ingresso, dice Frenna, «era stata decisa già un anno fa, dopo i fatti del Bataclan».

Prima di accedere all’Arenile ora si attraversa un’area nella quale sono state disposte le transenne antipanico, un tipo molto usato sotto i palchi dei concerti e particolar­mente indicato per manifestaz­ioni ad elevato assembrame­nto, nella stessa area dove la sicurezza effettua controlli con il metal detector. Quest’ultimo controllo non viene effettuato durante il giorno, quando l’Arenile è aperto come struttura balneare, ma in occasione di concerti ed eventi serali che richiamano un gran numero di giovani.

«Abbiamo registrato un grande apprezzame­nto dell’utenza, evidenteme­nte è stato percepito il buon senso della nostra scelta e anche per questo l’Arenile è conosciuto come luogo sicuro e tranquillo» conclude Frenna. Risale ai fatti del Bataclan anche la circolare ministeria­le indirizzat­a alle direzioni generali, alla soprintend­enza archeologi­ca speciale per Pompei e ai direttori dei Musei autonomi e ai segretari regionali che invita gli istituti maggiormen­te vulnerabil­i per la presenza di un elevato numero di visitatori o per la loro rappresent­atività che invita a verificare che «nel relativo piano di emergenza, tra gli scenari emergenzia­li, “sia ricompreso il rischio connesso ad azioni di terrorismo, provvedend­o in caso contrario ad integrare il piano».

Riproposiz­ione Una stretta sulle misure di sicurezza era stata decisa già dopo i fatti del Bataclan

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy