Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Futuro Remoto, apre il villaggio della scienza
Da oggi al 28 in piazza del Plebiscito la 31esima edizione della rassegna
NAPOLI Nove padiglioni, 12 isole tematiche, 100 incontri con ospiti internazionali, esperti e ricercatori per dialogare su temi di attualità, 10.000 dimostrazioni ed esperimenti, 550 realtà partecipanti, 2000 ricercatori per mostrare quello che avviene ogni giorno nei loro laboratori, 60 imprese per conoscere le nuove frontiere e le nuove sfide dell’innovazione tecnologica, 100 scuole per trasformare la piazza in una aula didattica d’eccezione. Sono i numeri, non tutti, della 31esima edizione Futuro Remoto, il Primo Festival della Scienza d’Italia che si tiene da oggi al 28 maggio a Napoli. E, per il terzo anno consecutivo, in piazza del Plebiscito che per l’occasione si presenterà ai partecipanti come un enorme e variopinto villaggio che offrirà tanti spunti d’interesse.
Dopo il successo dell’edizione 2016, che ha raggiunto la cifra record di 230.0000 visitatori, il grande villaggio della scienza sarà dedicato quest’anno al tema Connessioni. «Perché - spiegano gli organizzatori - generare incontri e connessioni è lo spirito che caratterizza l’intera manifestazione».
La manifestazione, ideata da Città della Scienza, è realizzata quest’anno in collaborazione con la Regione Campania, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, l’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, l’Università degli Studi di Salerno, l’Università degli Studi del Sannio, il Comune di Napoli e il MIUR –Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Anche i partenariati, per questa edizione, si sono arricchiti di nuove sinergie con partecipazione della Lega delle Cooperative – COOPFOND, del Cnr - Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’ INFN -Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dell’INAF- Istituto Nazionale di Astrofisica, del CIRA- Centro Italiano Ricerche Aerospaziali di Capua e dell’ASI Agenzia Spaziale Italiana e, infine, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Fare è importante, ma fare insieme lo è di più: questo il messaggio che si vuole lanciare mettendo insieme l’eccellenza prodotta in ambito scientifico, culturale, e tecnologico in Campania