Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«La nostra Gatta sdogana l’animazione a Venezia»
«Orgogliosi di essere i primi italiani in concorso con un cartone»
«Siamo felici ed orgogliosi. È la prima volta che un film italiano di animazione viene selezionato per essere in concorso a Venezia. Abbiamo stabilito un precedente assoluto». Il produttore Luciano Stella, alla guida di Mad, racconta della Cenerentola in partenza per il Lido.
La «Gatta Cenerentola», film di animazione firmato da quattro registi — Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone — è stato corteggiato da diverse sezioni del festival della laguna. «Ci erano arrivati più inviti e per noi questo è un grande onore. Poi Alberto Barbera ci ha chiamato e ci ha detto — svela Stella — che il film meritava il concorso nella sezione Orizzonti. E ci ha chiesto se eravamo disponibili. Abbiamo avuto la consapevolezza assoPer luta che ‘La gatta’ è stato vista, guardata, apprezzata e considerata come un film che usa il linguaggio dell’animazione, non come un cartone».
Un film che entra dalla porta principale in un festival che non è di animazione. «Con Barbera abbiamo sdoganato l’idea che questo sia un cartone e fatto da battistrada. Siamo stati apprezzati nei festival di settore, ma essere a Venezia è straordinario. La Gatta — ricorda Stella — è stata giudicato come un bel film, con Gianni Amelio presidente di giuria. E c’è di che essere soddisfatti. Siamo riusciti da Napoli a raggiungere questo risultato e abbiamo saputo raccontare una storia con un linguaggio preciso. Come dice un grandissimo produttore francese, Didier Bruner, ci sono bellissimi film che utilizzano linguaggi diversi. Fra i quali l’animazione, che spesso viene letta come un genere e non come un linguaggio».
Intanto il nutrito gruppo di quelli che hanno lavorato a La Gatta Cenerentola si prepara a partire per Venezia. «Non conosciamo ancora la data — spiega Stella —, ma mi piacerebbe fossimo in tanti. Carpentieri, Rigillo, Gassmann, Massimiliano Gallo, Gragnaniello, che ha lavorato alla colonna sonora e che è stato anche interprete di un cameo importante. La lista è lunghissima e comprende i ragazzi di Mad, quelli che per due lunghissimi anni e mezzo hanno lavorato a questa produzione con approccio matto, disperatissimo. E soprattutto creativo».
È stata apprezzata il film la scelta di utilizzare un linguaggio , al di là del genere