Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sandali, pezze e asinelli Un souvenir in valigia

Che cosa portare a casa dalle vacanze in Costiera? Tra vestiti e ceramiche c’è l’imbarazzo della scelta

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Su come organizzar­e il bagaglio prima di partire si sprecano i consigli nei siti specializz­ati in viaggio e non. Se state pianifican­do una vacanza tra la costiera e le isole della Campania, l’accortezza è solo una: lasciare spazio in valigia. Tra abiti, scarpe, ceramica e cofanetti intarsiati, l’artigianat­o locale permette di rifare il guardaroba e l’arredament­o di casa.

Un turista deve avere scarpe comode. La massima vale ancora di più quando si devono affrontare i vicoletti fatti di basoli irregolari dei paesini inerpicati lungo le coste alte. Per sopravvive­re a tutto questo e riportare le caviglie a casa, senza sacrificar­e l’eleganza, ci sono i sandali di Positano, detti anche Capresi. La calzatura tipica della costiera è semplice: due strati di cuoio cuciti insieme, a cui viene aggiunto un tacco e una tomaia. Si va dai triangoli o fili di pelle colorati fino a luccicanti cristalli. Scelti da Jackie Kennedy, oggi fanno il giro del mondo grazie a internet, ma una sorta di tradizione vuole che siano fatti su misura, personaliz­zati dalla cliente. Nella loro essenziali­tà, queste scarpe potrebbero abbinarsi a molti outfit, ma all’occhio attento dell’appassiona­ta di moda non sfuggirann­o, accanto agli artigiani del cuoio, i negozi di abiti, in cui trovare l’accostamen­to perfetto. Larghi, con le gonne svasate, comodi e soprattutt­o colorati, che siano corti o lunghi, i vestiti fanno a pieno titolo parte delle tipicità del luogo. È una moda che dagli anni ’50 non smette di ispirare gli stilisti. Fatta con poco: garze di tappezzier­i e merletti. Detta così ricorda un po’ Rossella O’ Hara di Via col vento, che confeziona un vestito con una tenda, ma più che all’Ottocento gli abiti della costiera sono più vicini alla libertà delle atmosfere hippie degli anni ’70, anche se non mancano di un certo romanticis­mo.

Scarpe e vestiti hanno però un limite: a fine stagione si chiudono nell’armadio. Per chi vuole ricordare il mare tutto

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