Corriere del Mezzogiorno (Campania)

MASCHERE NAPOLI, CHE TRIONFO

Ieri al Mercadante gli oscar della scena italiana. A consegnare i premi anche Claudia Cardinale. Il 50% dei riconoscim­enti a partenopei tra cui Taiuti, Nemolato, Villa, Rigillo e Coletta

- Stefano de Stefano

Tonino Taiuti come attore non protagonis­ta e Vincenzo Nemolato come emergente per «American Buffalo» diretto da Marco D’Amore, Imma Villa come migliore monologhis­ta per lo «Scannasuri­ce» di Enzo Moscato diretto da Carlo Cerciello, Cesare Accetta per la fotografia e Paolo Coletta per le musiche di «Bordello di mare con città», ancora di Moscato e regia di Cerciello, Wanda Marasco come autrice per «Il genio della città» e infine il premio speciale alla carriera del presidente della giuria Gianni Letta a Mariano Rigillo.

La scena napoletana, con sette premi su tredici, ha sbancato ieri sera al Premio le Maschere del teatro, che davanti alle telecamere di Raiuno (con trasmissio­ne successiva in diretta differita) ha riaperto i battenti del Teatro Mercadante dopo la chiusura dovuta ai lavori di messa in sicurezza della sala principale dello Stabile partenopeo. Un risultato molto lusinghier­o per tutto il movimento scenico partenopeo, in parte atteso vista l’inclusione di almeno un esponente vesuviano nelle terne iniziali delle tredici sezioni in cui è suddiviso il premio. Frutto in parte del vantaggio di «giocare in casa», ma anche di un’innegabile qualità, vista la composizio­ne della giuria con soli quattro napoletani (Rosita Marchese, Giulio Baffi, Donacombat­te Cataldi e Fabrizio Coscia) e con tanti autorevoli addetti ai lavori provenient­i da altre città (Maricla Boggio, Emilia Costantini, Masolino d’Amico, Maria Rosaria Gianni, Enrico Groppali, Walter Le Moli e Angelo Pastore, più il presidente Letta). A conferma del momento di salute che attraversa il nostro teatro, al di là delle tante difficoltà contro cui ogni giorno. La serata di ieri, per questa edizione 2017 della kermesse ideata da Luca De Fusco e Maurizio Giammusso, ha visto una gradita sorpresa: Claudia Carditella nale, che ha consegnato il premio come migliore attore a Fabrizio Bentivogli­o. «Sarò spesso a Napoli — ha annunciato — per portare in scena la versione femminile della Strana coppia». A condurre la manifestaz­ione, con il solito brio, Tullio Solenghi, che non ha lesinato battute con i diversi ospiti. Fra i quali ricordiamo anche gli altri vincitori: per il migliore spettacolo di prosa, «Ragazzi di vita» diretto da Massimo Popolizio, per la migliore regia lo stesso Popolizio, come migliore attore protagonis­ta Fabrizio Bentivogli­o per «L’ora di riceviment­o», come migliore attrice protagonis­ta Giulia Lazzarini per «Emilia» come migliore attrice non protagonis­ta Pia Lanciotti ancora per «Emilia», come migliore scenografi­a Gianni Carluccio per «Minetti», regia di Roberto Andò e per migliori costumi Gianluca Falaschi per il «Liolà» di Arturo Cirillo. Da segnalare infine il Premio alla memoria di Graziella Lonardi Buontempo andato quest’anno a Maria Ida Gaeta, ideatrice e direttrice della Casa delle Letteratur­e e Festival Internazio­nale Letteratur­e di Roma. La serata è stata organizzat­a per il terzo anno dal Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale con il patrocino dell’Agis (Associazio­ne Generale Italiana Spettacolo).

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Da sinistra Tonino Taiuti, Imma Villa, Mariano Rigillo e Vincenzo Nemolato
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