Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Piccante o robusto? Per l’olio ora c’è l’app
Una guida che mette insieme agricoltura, turismo e sapori
Segni particolari? «Fruttato, maturo, amaro, piccante, dolce mandorlato, robusto, rotondo». Anche l’olio extra vergine di oliva può avere una sua carta di identità. Digitale. E’ questo il senso della trasposizione immateriale, con possibilità di essere scaricata come una App (per Android o iOs) gratuita, della «Guida agli olii extravergine di oliva di Puglia», giunta alla decina edizione e curata da Vittoria Cisonno e Maurizio Pescara per Tirsomedia. «Il libro cartaceo l’abbiamo venduto in tutto il mondo, ci è stato richiesto anche dagli Usa e da Londra spiega Angelo di Cugno, tra i protagonisti della svolta digitale della guida - e adesso stiamo pensando di implementare il progetto della App, aggiungendo alla versione italiana anche una in inglese». La mission della Guida unisce agricoltura, turismo e profilo industriale e commerciale; è rivolta ad un pubblico che cerca di conoscere una azienda, e cliccando su un territorio scopre le peculiarità delle coltivazioni, la particolarità delle piante (l’oliva coratina tipica dell’area del Barese). Lo schema prevede cinque territori: la Daunia, le Terre di Bari, l’Alto Salento, il Basso Salento e le Terre salentine-ioniche. Ogni quadrante ha elementi unici che vanno dagli alberi alle proprietà organolettiche dell’olio prodotto. Basta cliccare su una zona e compaiono i riferimenti delle aziende presenti: c’è una descrizione dell’industria, informazioni per il turismo nel frantoio dove magari è possibile partecipare a degustazioni, ci sono descrizioni tecniche della fase di produzione e la recensione degli olii degustati, un ampio spazio per le Dop. Mutuando lo schema di una mappa stradale, c’è la possibilità di geolocalizzare il frantoio, e di avere una mail per un contatto o ordinazione o un numero telefonico dove contattare l’azienda. La mission? «Abbiamo realizzato prosegue di Cugno - uno strumento di conoscenza prettamente dedicato alla Puglia, un canale di promozione che non c’era: oltre le guide “Slow Food” e “Gambero rosso”, il nostro programma ha un numero straordinario di aziende oli- vicole, 51, tutte referenziate». «La Guida - dicono gli editori è stata redatta sulla base delle schede di degustazione compilate da una commissione di grande professionalità, composta dai degustatori professionisti Angela Giasi, Fabio Tanzi, Enzo Scivetti, Nunzia Pierri, Teresa Lastilla, Vito Antonio Mangialardo, presieduta da Maurizio Pescari. Al tempo dei cuochi-chef e della spettacolarizzazione della gastronomia, è stata introdotta nel Guida anche una parte informativa rivolta ai consumatori: si insegna in questo modo i potenziali acquirenti a leggere le etichette degli olii, accompagnati da uno schema con le qualità organolettiche e un imperdibile glossario della degustazione. C’è anche la sezione «Extra Top», con gli olii che si sono distinti. Presente pure un ricettario, «La Puglia è Servita», che con ricette che esaltano l’olio Evo, curate da Nicola Russo (Ristorante Al Primo Piano di Foggia), Raffaele Casale (Le Lampare al Fortino di Trani), Gianluca Spagnuolo (Locanda di Federico di Bari), Maria Cicorella e Antonello Magistà (Ristorante Pashà di Conversano), Piero Conte e Georgia Colombo (Terranima di Bari), Marco Marinelli (Masseria Bagnara Resort di Lizzano) e Cristina Conte (L’Altro Baffo di Otranto).