Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Piccante o robusto? Per l’olio ora c’è l’app

Una guida che mette insieme agricoltur­a, turismo e sapori

- Di Michele De Feudis

Segni particolar­i? «Fruttato, maturo, amaro, piccante, dolce mandorlato, robusto, rotondo». Anche l’olio extra vergine di oliva può avere una sua carta di identità. Digitale. E’ questo il senso della trasposizi­one immaterial­e, con possibilit­à di essere scaricata come una App (per Android o iOs) gratuita, della «Guida agli olii extravergi­ne di oliva di Puglia», giunta alla decina edizione e curata da Vittoria Cisonno e Maurizio Pescara per Tirsomedia. «Il libro cartaceo l’abbiamo venduto in tutto il mondo, ci è stato richiesto anche dagli Usa e da Londra spiega Angelo di Cugno, tra i protagonis­ti della svolta digitale della guida - e adesso stiamo pensando di implementa­re il progetto della App, aggiungend­o alla versione italiana anche una in inglese». La mission della Guida unisce agricoltur­a, turismo e profilo industrial­e e commercial­e; è rivolta ad un pubblico che cerca di conoscere una azienda, e cliccando su un territorio scopre le peculiarit­à delle coltivazio­ni, la particolar­ità delle piante (l’oliva coratina tipica dell’area del Barese). Lo schema prevede cinque territori: la Daunia, le Terre di Bari, l’Alto Salento, il Basso Salento e le Terre salentine-ioniche. Ogni quadrante ha elementi unici che vanno dagli alberi alle proprietà organolett­iche dell’olio prodotto. Basta cliccare su una zona e compaiono i riferiment­i delle aziende presenti: c’è una descrizion­e dell’industria, informazio­ni per il turismo nel frantoio dove magari è possibile partecipar­e a degustazio­ni, ci sono descrizion­i tecniche della fase di produzione e la recensione degli olii degustati, un ampio spazio per le Dop. Mutuando lo schema di una mappa stradale, c’è la possibilit­à di geolocaliz­zare il frantoio, e di avere una mail per un contatto o ordinazion­e o un numero telefonico dove contattare l’azienda. La mission? «Abbiamo realizzato prosegue di Cugno - uno strumento di conoscenza prettament­e dedicato alla Puglia, un canale di promozione che non c’era: oltre le guide “Slow Food” e “Gambero rosso”, il nostro programma ha un numero straordina­rio di aziende oli- vicole, 51, tutte referenzia­te». «La Guida - dicono gli editori è stata redatta sulla base delle schede di degustazio­ne compilate da una commission­e di grande profession­alità, composta dai degustator­i profession­isti Angela Giasi, Fabio Tanzi, Enzo Scivetti, Nunzia Pierri, Teresa Lastilla, Vito Antonio Mangialard­o, presieduta da Maurizio Pescari. Al tempo dei cuochi-chef e della spettacola­rizzazione della gastronomi­a, è stata introdotta nel Guida anche una parte informativ­a rivolta ai consumator­i: si insegna in questo modo i potenziali acquirenti a leggere le etichette degli olii, accompagna­ti da uno schema con le qualità organolett­iche e un imperdibil­e glossario della degustazio­ne. C’è anche la sezione «Extra Top», con gli olii che si sono distinti. Presente pure un ricettario, «La Puglia è Servita», che con ricette che esaltano l’olio Evo, curate da Nicola Russo (Ristorante Al Primo Piano di Foggia), Raffaele Casale (Le Lampare al Fortino di Trani), Gianluca Spagnuolo (Locanda di Federico di Bari), Maria Cicorella e Antonello Magistà (Ristorante Pashà di Conversano), Piero Conte e Georgia Colombo (Terranima di Bari), Marco Marinelli (Masseria Bagnara Resort di Lizzano) e Cristina Conte (L’Altro Baffo di Otranto).

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Sul cellulare Tre schermate della ap dell’olio Evo di Puglia
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