Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Fondazione Banconapoli, l’inchiesta si allarga Altri enti nel mirino dei pm
Accertamenti sui fondi a «Comunità del Centro storico», spunta il nome di La Regina
Dopo la Fondazione Banco di Napoli un altro ente è al centro di verifiche: si tratta della Fondazione Comunità del Centro Storico, che nel corso degli anni ha ricevuto centinaia di migliaia di euro dalla Fondazione Banco di Napoli.
L’attenzione dei magistrati — rispetto a questo secondo filone — è concentrata sul nome di Guglielmo La Regina, l’ingegnere già coinvolto con Daniele Marrama nell’inchiesta «The Queen»: sarebbero stati affidati a lui lavori su cui si nutrono dubbi.
NAPOLI Caso Marrama, le verifiche degli inquirenti si estendono anche ad un’altra Fondazione: quella della Comunità del centro storico di Napoli di cui il docente universitario è stato vice presidente. Anche in questo caso gli accertamenti riguardano elementi inseriti in uno dei suoi esposti dall’avvocato Francesco Fimmanò che, dopo la mancata ratifica della sua nomina a consigliere generale, ha denunciato una serie di presunte irregolarità. Dal 2011 al 2016, la Fondazione Banco di Napoli (presieduta da Marrama) avrebbe erogato 430.000 euro alla Fondazione Comunità del centro storico di Napoli, a sua volta «creatura» di Marrama. Non solo: parte del denaro sarebbe stata adoperata per lavori affidati, almeno in una prima fase, all’ingegner Guglielmo La Regina, coinvolto, come lo stesso Marrama, nell’inchiesta «The Queen»: quella che nei mesi scorsi suscitò clamore per il modo con cui, secondo la ricostruzione accusatoria, venivano affidati appalti pubblici. Componendo a tavolino le commissioni e con la complicità dell’ex assessore regionale al Turismo Pasquale Sommese, si riusciva, secondo la Procura, ad assegnare le gare a ditte e professionisti amici. Sulla vicenda sono ora in corso vari processi paralleli, anche perché per alcuni imputati i pm hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato.
Proprio sul nome di La Regina si incentra l’attenzione degli investigatori nel nuovo filone di indagine su Marrama, Fondazione Banco di Napoli e Fondazione Comunità del centro storico. Un intreccio complesso, che necessita meticolosi e delicati approfondimenti: bisogna controllare bilanci, capitolati di gara, compiere visure catastali e di altro genere; saranno anche sentiti i testimoni. A coordinare le verifiche, per le quali i tempi non saranno rapidissimi, il procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, della sezione reati contro la pubblica amministrazione della Procura.