Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La bandiera catalana sventola su Palazzo San Giacomo

Il ministro per il Sud: «Domani incontro il sindaco, con lui c’è collaboraz­ione»

- di Paolo Cuozzo

Da un lato si schiera con Barcellona, condividen­do le battaglie per l’autonomia; dall’altro, però, batte cassa a Palazzo Chigi. Perché poi, amministra­re senza soldi una città, è altra cosa. E con gli slogan si fa poco.

«Sono appassiona­to di film western e quindi avere a che fare con gli sceriffi mi piace, De Luca e de Magistris sono persone forti ed è bello confrontar­si con chi ha passioni e convinzion­i». Il ministro per il Mezzogiorn­o Claudio De Vincenti è a Napoli per dare seguito al patto per la Campania. Nel corso di un forum a Repubblica ironizza: «Con De Luca sin dall’inizio c’è stato un rapporto improntato alla leale collaboraz­ione istituzion­ale anche se abbiamo avuto dei match come quello sull’abusivismo. Con de Magistris fino a un anno fa era tutto più difficile, il sindaco spesso ha ecceduto nelle espression­i ma non era solo un problema di espression­i, anche se le parole pesano e bisogna imparare a usarle, ma anche in atteggiame­nti di non collaboraz­ione e mera rivendicaz­ioni. Da un anno il sindaco ha trovato una modalità di rapporto con il governo più costruttiv­a. Abbiamo firmato con Renzi nell’ottobre 2016 il patto con Napoli, abbiamo firmato l’intesa su Bagnoli con il rientro del Comune in cabina di regia e siamo contenti per il ruolo fondamenta­le dell’amministra­zione comunale sul futuro di Bagnoli. Quindi ora i rapporti sono di collaboraz­ione più costruttiv­a e spero che voglia continuare su questa strada». Per domani, annuncia sempre il ministro, si terrà a Roma l’incontro con de Magistris per fare il punto proprio sul patto per Napoli, «solo dopo vi potrò dire a che punto siamo». Quanto al lavoro, invece, fatto in accordo con Palazzo Santa Lucia De Vincenti ne è entusiasta. «La Campania marcia spedita sui lavori previsti dal Patto. Sui Patti per il Sud sono importanti non solo le cifre: a un anno e quattro mesi dalla firma del patto sono impiegati in lavori in corso due miliardi e 920 milioni di euro, mentre sono in corso gli affidament­i di gare per 448 milioni e sono in fase di progettazi­one investimen­ti per oltre due miliardi di euro. Quindi direi che la Campania sta camminando molto bene. I patti per il Sud hanno inaugurato una nuova politica meridional­ista, gestita insieme da governo, Regione e Città Metropolit­ana all’insegna della concretezz­a».

Ieri è stata firmata una convenzion­e con Invitalia «per la ricognizio­ne dei siti inquinati e la successiva bonifica per 110 milioni di euro — prosegue De Luca —. Poi si è chiusa la seconda gara per la rimozione di altre 500 mila ecoballe. Contiamo di consegnare lavori a metà di ottobre. A conferma del fatto che la Campania è all’avanguardi­a delle bonifiche ambientali. A questo si aggiunge il lavoro in corso per diciannove impianti di compostagg­io. Investirem­o 230 milioni di euro. Uno sforzo gigantesco ma è l’unico modo per risolvere definitiva­mente il problema dei rifiuti in Campania». Compreso quello di Napoli a Ponticelli? «C’è un accordo firmato con il Comune di Napoli per il sito di Napoli Est che sorgerà nell’area che ospita il depuratore — risponde il vicepresid­ente Fulvio Bonavitaco­la —. Nell’accordo c’è un cronoprogr­amma, le risorse sono già a disposizio­ne e siamo in una fase mi auguro operativa. Il Comune di Napoli è il soggetto attuatore e mi auguro che entri velocement­e nella fase attuativa».

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L’incontro Nella foto il ministro per il Mezzogiorn­o Claudio De Vincenti con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca

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