Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La bandiera catalana sventola su Palazzo San Giacomo
Il ministro per il Sud: «Domani incontro il sindaco, con lui c’è collaborazione»
Da un lato si schiera con Barcellona, condividendo le battaglie per l’autonomia; dall’altro, però, batte cassa a Palazzo Chigi. Perché poi, amministrare senza soldi una città, è altra cosa. E con gli slogan si fa poco.
«Sono appassionato di film western e quindi avere a che fare con gli sceriffi mi piace, De Luca e de Magistris sono persone forti ed è bello confrontarsi con chi ha passioni e convinzioni». Il ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti è a Napoli per dare seguito al patto per la Campania. Nel corso di un forum a Repubblica ironizza: «Con De Luca sin dall’inizio c’è stato un rapporto improntato alla leale collaborazione istituzionale anche se abbiamo avuto dei match come quello sull’abusivismo. Con de Magistris fino a un anno fa era tutto più difficile, il sindaco spesso ha ecceduto nelle espressioni ma non era solo un problema di espressioni, anche se le parole pesano e bisogna imparare a usarle, ma anche in atteggiamenti di non collaborazione e mera rivendicazioni. Da un anno il sindaco ha trovato una modalità di rapporto con il governo più costruttiva. Abbiamo firmato con Renzi nell’ottobre 2016 il patto con Napoli, abbiamo firmato l’intesa su Bagnoli con il rientro del Comune in cabina di regia e siamo contenti per il ruolo fondamentale dell’amministrazione comunale sul futuro di Bagnoli. Quindi ora i rapporti sono di collaborazione più costruttiva e spero che voglia continuare su questa strada». Per domani, annuncia sempre il ministro, si terrà a Roma l’incontro con de Magistris per fare il punto proprio sul patto per Napoli, «solo dopo vi potrò dire a che punto siamo». Quanto al lavoro, invece, fatto in accordo con Palazzo Santa Lucia De Vincenti ne è entusiasta. «La Campania marcia spedita sui lavori previsti dal Patto. Sui Patti per il Sud sono importanti non solo le cifre: a un anno e quattro mesi dalla firma del patto sono impiegati in lavori in corso due miliardi e 920 milioni di euro, mentre sono in corso gli affidamenti di gare per 448 milioni e sono in fase di progettazione investimenti per oltre due miliardi di euro. Quindi direi che la Campania sta camminando molto bene. I patti per il Sud hanno inaugurato una nuova politica meridionalista, gestita insieme da governo, Regione e Città Metropolitana all’insegna della concretezza».
Ieri è stata firmata una convenzione con Invitalia «per la ricognizione dei siti inquinati e la successiva bonifica per 110 milioni di euro — prosegue De Luca —. Poi si è chiusa la seconda gara per la rimozione di altre 500 mila ecoballe. Contiamo di consegnare lavori a metà di ottobre. A conferma del fatto che la Campania è all’avanguardia delle bonifiche ambientali. A questo si aggiunge il lavoro in corso per diciannove impianti di compostaggio. Investiremo 230 milioni di euro. Uno sforzo gigantesco ma è l’unico modo per risolvere definitivamente il problema dei rifiuti in Campania». Compreso quello di Napoli a Ponticelli? «C’è un accordo firmato con il Comune di Napoli per il sito di Napoli Est che sorgerà nell’area che ospita il depuratore — risponde il vicepresidente Fulvio Bonavitacola —. Nell’accordo c’è un cronoprogramma, le risorse sono già a disposizione e siamo in una fase mi auguro operativa. Il Comune di Napoli è il soggetto attuatore e mi auguro che entri velocemente nella fase attuativa».