Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bagnoli, al via la requisitoria «Bonifiche mai effettuate»
È cominciata ieri la requisitoria del pm Stefania Buda al processo per la «mancata bonifica dei suoli un tempo occupati da Italsider ed Eternit»; venerdì il magistrato dovrebbe formulare le richieste di condanna. Secondo l’accusa non sono mai stati fatti interventi efficaci: i reati ipotizzati sono truffa, disastro ambientale e favoreggiamento. Verso la richiesta di assoluzione per Rocco Papa, ex vicesindaco, e Carlo Borgomeo, ex dirigente di Bagnolifutura.
NAPOLI Il Comune di Napoli ha messo in vendita le quote della Gesac, la società che gestisce l’aeroporto di Capodichino e lo scalo di Pontecagnano, con una gara pubblica. Il bando, pubblicato sul sito internet istituzionale del Comune di Napoli il 9 agosto scorso, si chiuderà dopodomani, il 5 ottobre, a mezzogiorno.
Palazzo San Giacomo, come annunciato nel corso dell’approvazione del documento unico di programmazione 2017-2019 il 20 aprile 2017, durante un lunghissimo Consiglio comunale nel corso del quale — tra decine di interventi e tantissime polemiche sull’opportunità di cedere le quote di Gesac ritenute i classici gioielli di famiglia — furono individuati una serie di beni mobili e immobili da alienare per far cassa, ha formalizzato all’aula l’intenzione di mettere in vendita 30mila azioni della Gesac, corrispondenti al 12 per cento del capitale sociale.
Il prezzo a base d’asta è fissato in 35.290.000 euro. Sono ammessi a partecipare all’asta per l’acquisizione delle quote sia «persone fisiche, che agiscono in nome proprio o in nome e per conto di terzi con procura speciale o che agiscono per persona da nominare»; che «persone giuridiche — purché non partecipate dal Comune di Napoli —, società, enti pubblici o privati, pubbliche amministrazioni, associazioni». Complessivamente, il Comune di Napoli fa sapere nel bando di detenere 31.250 azioni, del valore nominale di 104 euro ciascuna «per un valore nominale totale — si legge nel bando di gara — di 3.250.000 euro». Il bando di gara darà il via all’uscita del Municipio napoletano dall’azionariato della Gesac dopo molti anni. «La gara — si legge nel bando — sarà esperita, in seduta pubblica, secondo le modalità del presente bando, decorsi almeno 35 (trentacinque) giorni dalla pubblicazione del presente bando, per estratto, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. La data e la sede di svolgimento della gara saranno comunicate almeno dieci giorni prima sul sito www.comune.napoli.it».