Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Parla Calabrese: esiste un serio problema trasporti
De Luca: se qualcuno pensa di scaricare sugli altri le proprie responsabilità, sbaglia Adesione del 70 per cento allo sciopero. Congelate le lettere di messa in aspettativa
NAPOLI Il caso Anm mette a dura prova la poltrona di de Magistris. I sindacati lo attaccano, il governatore De Luca e il ministro Claudio De Vincenti lo richiamano alle sue responsabilità e c’è chi chiede le sue dimissioni. La goccia che fa traboccare un vaso già strapieno è il post su Facebook del sindaco, mentre la città è in balia dello sciopero di 24 ore dei dipendenti Anm con un’adesione al 70 per cento, in cui si esprime «solidarietà ai cittadini per gli ingiusti disagi che devono subire e che si sommano a un trasporto locale ancora lontano dagli standard a cui puntiamo, non certo per colpe di questa amministrazione... Mentre troppi si giocano partite che non sono nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, noi stiamo lottando per salvare il trasporto pubblico e per salvaguardare i diritti dei lavoratori... Se non si resta uniti è difficile vincere ed i primi che pagheranno, presto, saranno i lavoratori, con licenziamenti pesanti... ».
Immediata la reazione dei sindacati. «Sono inaccettabili le accuse mosse dal primo cittadino nei confronti dei lavoratori in sciopero: l’unica responsabile di questo disastro è proprio l’Amministrazione» sottolinea Marco Sansone, del coordinamento regionale Usb. Anche la Cisl insorge. «Meravigliano le dichiarazioni del sindaco che esprime solidarietà ai cittadini e non ai lavoratori che rischiano il proprio posto di lavoro» sostengono il segretario di Cisl Napoli Gianpiero Tipaldi e il segretario generale regionale della Fit Cisl, Alfonso Langella.
Intanto a Palazzo San Giacomo gli assessori Panini e Calabrese incontrano i rappresentanti dei lavoratori che hanno organizzato un sit in davanti al Comune. Un vertice nel corso del quale si decide il ritiro immediato degli accordi non sottoscritti con il sindacato e si fissa una nuova riunione per giovedì «per una soluzione definitiva della vertenza» che dovrà essere individuata entro il 30 ottobre, data in cui è convocata l’assemblea dei soci di Anm. «Le azioni unilaterali attuate dall’azienda, compresa quella relative alla messa in aspettativa dei lavoratori divenuti temporaneamente inidonei — spiega Adolfo Vallini di Usb — sono sospese in attesa del confronto. Relativamente al premio di risultato del 2016, non ancora erogato, l’assessore Panini riconferma gli impegni assunti dall’Amministrazione, senza però chiarire né come né quando sarà corrisposto».
Giovanni Sgambati, segretario della Uil Campania, sostiene che «il piano che il Comune ha presentato è totalmente irricevibile» e Walter Schiavella, segretario generale Cgil Napoli, ritiene che «la riuscita dello sciopero dei dipendenti Anm dimostra inequivocabilmente che il piano è fallito». Intanto c’è tutto un fronte politico che insorge chiedendo a de Magistris di prendere atto del fallimento di Anm e di farsi da parte. « Come sempre, di fronte ai problemi, le responsabilità sono di tutti tranne di chi guida la città per il secondo mandato consecutivo. De Magistris farebbe bene a conse- gnarsi all’oblio dimettendosi» dice il consigliere regionale del Pd Antonio Marciano. Il deputato del Pd, Leonardo Impegno, ricorda che «dopo sette anni di amministrazione arancione, de Magistris ha portato al fallimento la sua azienda, fa licenziare i lavoratori e non ha un piano di risanamento». Per la deputata Pd Valeria Valente «de Magistris si è tirato indietro davanti alle scelte difficili di buon governo preferendo la strada della creazione del consenso».
Anna Maria Carloni, componente della commissione Trasporti della Camera e deputata Pd ricorda che «l’Anm è interamente proprietà del Comune di Napoli e ha enormi problemi di liquidità, a partire dai debiti verso l’amministrazione guidata da de Magistris, morosa di oltre 80 milioni. Il sindaco e la giunta non hanno saputo dire parole adeguate per una crisi tanto grave, attaccando anzi i lavoratori, e scaricando su di loro l’incompetenza del Comune. Ora non si può più tergiversare».
Anche il governatore Vincenzo De Luca richiama il Comune alle proprie responsabilità e garantisce che «la Regione, nell’ambito delle sue competenze, è disponibile a seguire la vicenda, ad aiutare. Noi abbiamo continuato a trasferire ad Anm 58 milioni di euro come ogni anno, nonostante il taglio nel fondo nazionale per i trasporti». De Luca oggi incontrerà i sindacati e la prossima settimana il Comune: «ma se qualcuno pensa di scaricare sugli altri responsabilità proprie se lo può togliere dalla testa».
Anche il ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, ritiene che sulla crisi di Anm «il compito principale spetta al Comune. Deve trovare la strada per il risanamento gestionale e finanziario dell’azienda. Noi possiamo essere solo di supporto».