Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ischia, cittadini in allarme per la nube di zolfo
ISCHIA Tutto è cominciato nella prima serata di domenica. Una, due, tre segnalazioni. I primi post su Facebook e una catena che pian piano si moltiplica. Basta meno di un’ora per rendersi conto che quella che poteva essere l’impressione di uno sparuto gruppo di isolani è una sensazione chiara e netta, una certezza. E così l’isola d’Ischia ripiomba nella psicosi, come ormai capita spesso dopo il terribile terremoto del 21 agosto che ha causato danni e morte tra Casamicciola e Lacco Ameno. A far scattare l’allarme è stato un odore acre di zolfo che arrivava in maniera chiara e netta dal sottosuolo, ed addirittura a diverse persone ha procurato anche fastidio alla gola. Uno scenario olfattivo decisamente insolito per l’isola d’Ischia, che a qualcuno addirittura pareva essere diventato una succursale della Solfatara.
Per tanti non è stata una notte tranquilla, per qualcuno addirittura insonne. Nella mattinata di ieri, poi, si era pensato a quell’odore come la conseguenza di una scossa sismica strumentale, non percepita cioè dall’uomo ma soltanto dalla tecnologia. Uno scenario che però è stato immediatamente escluso dagli esperti. Per primo dal sismologo e vulcanologo Giuseppe De Natale («non c’è stata nessuna scossa sismica sull’isola, nemmeno di lieve entità» ha subito precisato), seguito a ruota da un altro luminare, Giuseppe Luongo, contattato personalmente dal vicesindaco di Forio, Gianni Matarese. «In un’area vulcanica con manifestazioni idrotermali molto estese e in talune zone intense come Ischia, l’odore di zolfo (è probabile che si tratti di un composto di zolfo e idrogeno dal caratteristico odore di uova marce) non è un evento eccezionale. La sua diffusione è condizionata dai venti. Non è da considerare un evento che possa annunciare un pericolo per l’isola». Parole, queste ultime, che hanno contribuito se non altro a tranquillizzare la comunità isolana evidentemente ancora spaesata. Nel frattempo, nella giornata di ieri sono sbarcati sull’isola anche i funzionari del Miur, che hanno incontrato i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma. Obiettivo, l’installazione di alcune strutture in grado di eliminare l’ostacolo dei doppi turni nei plessi di Ischia e Forio che sta creando problemi di svariata natura. Ma i primi cittadini preferirebbero che iniziassero i lavori ai plessi interessati dal sisma. Un timore dettato dall’italica consuetudine che vuole non ci sia nulla di più definitivo del provvisorio.