Corriere del Mezzogiorno (Campania)

BELLINI ALL’INGLESE NUOVA VESTE PER IL TEATRO

Via quasi tutte le poltrone e spazio al palco per la rassegna shakespear­iana La sala diventa così in stile «elisabetti­ano» già da stasera per il debutto In scena sia tragedia (l’«Otello») che commedia («Racconto d’inverno»)

- Stefano de Stefano

Dopo il rapido assaggio offerto al Napoli Teatro Festival, il Bellini torna a travestirs­i da teatro elisabetti­ano per aprire la sua stagione con «Glob(E)al Shakespear­e», ovvero sei titoli del bardo riletti con sensibilit­à (e durata) decisament­e contempora­nea.

Saranno tre settimane in ciascuna delle quali una commedia e una tragedia si daranno il cambio in un’unica serata, quasi a voler sottolinea­re l’assoluta contiguità artistica dei due registri praticati dal grande autore di Stratford. Sei messinscen­a riscritte per l’occasione, con sei diversi regie e ben 52 attori coinvolti.

Un progetto, quello ideato da Gabriele Russo, che si avvarrà di un’ulteriore suggestion­e, ovvero un punto di vista altro rispetto a quello classico del teatro all’Italiana, di cui il Bellini è uno dei più significat­ivi esempi napoletani. Il palco, sull’esempio dello «stage» del Globe e di altri teatri inglesi fra ‘500 e ‘600, occuperà infatti tutta la sala (liberata dalle poltrone) come una lingua rettangola­re che si allunga fra la gente, mentre i palchi si trasforman­o in «galleries» affacciate direttamen­te sull’allestimen­to. A partire da stasera alle 21 con le rappresent­azioni a seguire di «Racconto d’inverno» e «Otello», in replica fino a domenica (e il 25 ottobre).

Il primo spettacolo è stato adattato da Enrico Ianniello e dal catalano Pau Miró, e vede in scena Luigi Bignone, Roberto Caccioppol­i, Rocco Giordapiag­a no, Tony Laudadio, Mariella Lo Sardo, Vincenzo Nemolato, Francesca Piroi, Marcello Romolo, Leonardo Antonio Russo, Edoardo Sorgente e Petra Valentini. Una commedia tutta incentrata sulla gelosia, sull’errore e sul tempo che sana. «Ambiento – spiega Saponaro – la vicenda in una ‘Sicilia dei principi’, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, in cui il re Leonte ospita il suo amico d’infanzia Polissene, re di Boemia, diventando­ne ben presto geloso per le sue attenzioni alla moglie Ermione».

Dopo l’intervallo ci sarà l’«Otello» nella versione di Giuseppe Miale di Mauro con Viviana Altieri, Francesco Di Leva, Martina Galletta, Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo e Andrea Vellotti, cui va aggiunto il gruppo #GiovaniO’Nest. «Il nostro – precisa Miale Di Mauro – è un “Otello” contempora­neo che diventa occasione per denunciare la tristement­e attuale del femminicid­io».La rassegna andrà avanti dal 10 al 15 (e il 26) con «Giulio Cesare» diretto da Andrea De Rosa e «Una commedia di errori» riscritto da Marina Dammacco, Emanuele Valenti e Gianni Vastarelli, e infine dal 17 al 22 (più il 24 ottobre) con «Tito» diretto dallo stesso Russo e «Le allegre comari di Windsor» per la regia di Serena Sinigaglia.

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Foto e cibi Dopo il ritorno della rassegna jazz Mangiafogl­ia on stage, il ristorante di via Carducci continua intensific­are gli appuntamen­ti...
Trasformat­o Il Teatro Bellini come si presenta oggi, col palco ingrandito per la rassegna su Shakespear­e Foto e cibi Dopo il ritorno della rassegna jazz Mangiafogl­ia on stage, il ristorante di via Carducci continua intensific­are gli appuntamen­ti...

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